Nel Nardò, che è ormai stabilmente nelle parti alte della classifica, c'è una stella chiamata Antonio Caputo. Il ventinovenne brindisino, arrivato in granata la scorsa estate, sta letteralmente trascinando la squadra di Ciro Danucci verso i prossimi playoff. E TUTTOcalcioPUGLIA.com lo ha intervistato in esclusiva per fare il punto sulla sua stagione.
Tredici gol e una stagione straordinaria da un punto di vista personale.
“Sì, è vero, è stata fin qui una stagione straordinaria. Ma io, dico la verità, non ho alcuna intenzione di fermarmi e in questo finale di campionato voglio continuare a segnare. E, come squadra, vogliamo raggiungere i playoff, ce lo meritiamo”.
E tra le altre cose, mai gol banali: è la sua specialità quella di sorprendere in campo?
“Ho fatto gol molto belli e alcuni ‘semplici’. Però sì, ogni tanto tiro fuori qualche colpo particolare (sorride, ndr) e di questo sono molto contento. Per un attaccante, poi, segnare è sempre importante, a prescindere che la rete sia bella o meno”.
E poi c’è un Nardò che, ormai da tempo, è nelle parti alte della classifica.
“Siamo partiti con l’obiettivo di raggiungere una salvezza tranquilla e siamo riusciti a conquistarla con netto anticipo. Poi l’appetito vien mangiando e, come ho detto prima, cercheremo in tutti i modi di fare questo miracolo: per noi arrivare ai playoff sarebbe una grandissima cosa”.
A 29 anni è la prima “vera” esperienza in Serie D, ma per molti sarebbe già pronto al salto di categoria. Lei che ne pensa?
“In passato avevo militato in D da under un paio di anni, poi ho sempre giocato in Eccellenza. Onestamente, al momento, penso a chiudere quest’anno nel migliore dei modi. Prima e soprattutto a livello di squadra, poi personale. Poi il calcio è strano, vedremo…”.
Ci racconta un po’ il Nardò come gruppo? Perché, visti da fuori, sembrate estremamente uniti e affiatati.
“Siamo un gruppo compatto, ognuno di noi aiuta il compagno. Siamo sempre al lavoro ogni giorno, con costanza e umiltà, fattori che ci hanno portato a pensare a grandi obiettivi. Siamo ragazzi che ci mettiamo a disposizione del mister”.
Quanto c’è di Danucci in questo? E quanto di una società seria e lungimirante?
“Quando ci sono tante cose che iniziano ad andare bene, partendo da una società splendida e organizzata, tutto diventa più semplice. Avere una dirigenza così è importante, ci fa vivere bene il quotidiano, e sono sicuro che potrà fare bene negli anni futuri. Per mister Danucci è la prima esperienza in panchina, sta facendo bene e c’è sicuramente il suo merito: ci sta aiutando e noi lo stiamo aiutando. È giovane, ma farà una grande carriera”.
Una promessa in caso di arrivo ai playoff?
“Mi prendi su due piedi (sorride, ndr). Non lo so, ma io me lo auguro con tutto il cuore”.
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