Da un lato i quattordici risultati utili consecutivi, a -2 dal record di Conte, ed una squadra apprezzata per solidità e compattezza. Dall'altro il distacco - enorme, in questo punto della stagione - rispetto alle prime tre della classifica del campionato di Serie B. Il Bari in questo mese di dicembre va avanti cosi, tra sorrisi e consapevolezze di un lavoro lungo e dove tanto c'è ancora da fare. Niente voli pindarici, anche perché non è possibile farne. La soddisfazione c'è, ma a metà. Tra la quarta in classifica (appunto Bari, che ha miglior differenza reti rispetto alla Cremonese) e l'undicesima (Carrarese) ci sono peraltro soltanto cinque punti di differenza. Uno squilibrio evidente anche se per fortuna non siamo neppure alla fine del girone d'andata. 

E' bene peraltro ricordare cosa dice il regolamento. In caso di distacco tra la terza e la quarta in classifica di 14 punti i playoff non si disputerebbero. Una regola più rigida rispetto al passato: nel 2006/07, l'unica in cui questa circostanza si verificò, il limite massimo di distacco possibile era di nove punti. L'anno, per intenderci, di Juventus, Napoli e Genoa. Tutta un'altra storia, niente a che vedere con l'attuale scenario. Il Sassuolo è primo, poi c'è il Pisa e chiude questo cerchio lo Spezia. Tra nerazzurri e bianconeri è una lotta serratissima per il secondo posto. A proposito del Pisa: proprio i toscani saranno i prossimi avversari del Bari in campionato. La squadra biancorossa, incredibile ma vero, non gioca solo per se stessa ma anche per contribuire a tenere in piedi l'equilibrio del campionato nelle zone di alta classifica, sempre tenendo in considerazione come si comporteranno le altre squadre. Frenare la forte squadra guidata da Inzaghi vuol dire riaccendere un minimo un campionato che ad oggi ha tracciato un piccolo (ma per fortuna momentaneo) solco. Eventuali sogni di gloria non possono prescindere da partite importanti. 

Sezione: Primo piano / Data: Mer 11 dicembre 2024 alle 11:00
Autore: Domenico Brandonisio
vedi letture
Print