Sugli spalti sarà festa per via di un gemellaggio che ha avuto inizio il 1° aprile 2006, in campo sarà invece una sfida di intrecci. E' un Bari-Sampdoria particolare quello che si disputerà sabato alle 16.15 al San Nicola: da una parte i blucerchiati (spinti dai 1290 sostenitori provenienti da Genova, sold out il settore ospiti) per la terza vittoria consecutiva, dall'altra i biancorossi per allontanare lo spettro della zona playout. E' soprattutto una sfida che raccoglie alcuni ex che hanno lasciato tracce importanti nel recente passato, da una parte e dall'altra. 

Partiamo da Beppe Iachini. L'attuale tecnico del Bari è stato anche lo stesso dell'ultima promozione dalla B alla A dei genovesi nel 2011/12: raccolta l'incerta eredità di Atzori, il tecnico marchigiano proprio dal San Nicola muoveva i primi passi alla guida dei blucerchiati: ne venne fuori un 1-1 che consetiva ad entrambe di andare avanti a piccoli passi, a ridosso della zona playoff. Sulla panchina pugliese Torrente: genoano doc, ma soprattutto altri tempi. Iachini che di mese in mese riuscì a far risalire i blucerchiati sino a vincere i playoff. Fu la prima grande scommessa della carriera vinta dal tecnico dopo l'exploit col Chievo Verona nel 2008. 

C'è poi Sebastiano Esposito: croce e delizia per il Bari nella passata stagione, ma anche in estate. Talento e qualità a disposizione di Mignani, anche lui una pedina preziosa nella seconda parte di stagione, un attaccamento alla causa biancorossa per certi versi encomiabile. E con un buon bottino: 11 presenze e 4 reti, che sarebbero potuto essere di più se non fosse stato per un piccolo periodo di assenza dal campo. Giocatore classe 2002 che ha sempre sperato in qualche modo di restare in biancorosso (o meglio, ritornarvi) una volta fatto ritorno all'Inter, ma il matrimonio non è mai stato rinnovato. Cosi a bussare alla sua porta è stata proprio la squadra blucerchiata, spinta anche dalle sue 5 reti in 18 gare. 

Sezione: Primo piano / Data: Gio 14 marzo 2024 alle 10:00
Autore: Domenico Brandonisio
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