In ballo ci sono una storia ultracentenaria e una categoria, la terza a livello nazionale, riconquistata con fatica e sudore dopo due decenni e mantenuta con serenità nella scorsa stagione. Bisceglie vive le ore che decreteranno il suo destino con inevitabile preoccupazione. Il senso di sollievo che si percepiva nello scorso fine settimana, a seguito della decisione del presidente Canonico di cedere le quote della società, rinunciando così all'intento di trasferire il titolo sportivo a Bari, ha lasciato spazio all'ansia legata al brevissimo tempo a disposizione. 

La scadenza fissata dallo stesso patron nerazzurro per martedì 24 luglio è ritenuta troppo ristretta dal sindaco Angarano, che, pur mobilitandosi in fretta per cercare acquirenti interessati alla società stellata, ha fatto comprendere fin da subito a più riprese la portata eroica dell'impresa. Proprio in un simile contesto si inserisce a questo punto un'ipotesi tanto clamorosa quanto impossibile da scartare: non è da escludere infatti che il primo cittadino biscegliese, conscio dell'incapacità dei dirigenti locali nell'andare avanti da soli e dell'impossibilità di trovare nuovi imprenditori entro la giornata di domani, cerchi di convincere lo stesso Canonico a compiere un passo indietro e a rimanere così al timone della squadra pugliese. 

Sacrificare la dignità per evitare il baratro del fallimento: scegliere è complicato, farlo in tempi brevi è però ormai doveroso.

Sezione: ANTENNA SUD / Data: Lun 23 luglio 2018 alle 18:15
Autore: Antonio Bellacicco
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