Si chiama Francesco Rossiello, ha 48 anni ed è un imprenditore che opera nel settore della raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti speciali. Nella sua città, però, è noto soprattutto per essere il patron dell’U.S. Bitonto Calcio. La sua avventura al timone del club è partita nell’estate 2015 quando scelse di acquisire l’Omnia Bitonto, all’epoca seconda società calcistica della città. Subentrò ad un’equipe di giovani bitontini che avevano creato il sodalizio nel 2008 e lo avevano condotto sino alla “Prima Categoria”. Con l’arrivo di Rossiello, tuttavia, la giovane e modesta Omnia comincia a trasformarsi, in poco tempo, in una delle più floride ed importanti realtà del panorama pugliese.

L'APPRODO TRA I "GRANDI" CLUB PUGLIESI. Nel 2015/2016, al suo primo anno alla guida del club, Rossiello ottiene l’accesso in “Promozione”, vincendo anche la Coppa Puglia; l’anno seguente, invece, vince nuovamente il campionato e approda in “Eccellenza”. Un traguardo memorabile per la città di Bitonto che, prima d’allora, aveva partecipato alla Premier League del calcio pugliese solo grazie alla più blasonata e storica U.S. Bitonto 1921. Il progetto del presidente Rossiello, tuttavia, non appresta ad arrendersi neppure dopo aver raggiunto il primo livello regionale. Infatti, al termine della stagione sportiva 2017/2018, l’Omnia vince la finale dei play-off contro l’Afragolese in un “Città degli Ulivi” gremito di tifosi e riporta Bitonto, ad otto anni di distanza, nel massimo campionato dilettantistico.

IL PROFESSIONISMO. È proprio a questo punto che, dopo tre anni di successi, Rossiello decide di chiudere un importante capitolo della sua storia calcistica per accoglierne uno nuovo: l’Omnia Bitonto cambia denominazione e colori sociali ereditando – di fatto – la quasi centenaria storia sportiva dell’U.S. Così, forte dei colori neroverdi e della qualifica di unica società calcistica bitontina, il sodalizio di Rossiello affronta l’impegnativo campionato di Serie D ottenendo il quarto posto e l’accesso alla semifinale dei play-off, poi persa con il Taranto. Rinunciare ai propri obiettivi, però, non è una caratteristica che contraddistingue il presidente neroverde. La sua caparbietà, infatti, lo ha spinto a riprovare l’impresa l’anno successivo ed è proprio nell’estate 2020 che Rossiello, l’imprenditore bitontino partito dai polverosi campi della “Prima Categoria”, è riuscito a portare, per la prima volta in assoluto, la sua città nel calcio professionistico. Le fatiche del patron dei leoncelli, del suo staff e – naturalmente – dei giocatori neroverdi hanno permesso ad un semplice sogno, partito nel lontano 2015, di divenire realtà.

IL FUTURO AMBIZIOSO. Ed ora, dopo aver centrato appieno il proprio scopo, qualsiasi presidente si limiterebbe a definirsi più che soddisfatto di quanto portato a termine, ma Rossiello non è tra questi: il patron neroverde, infatti, non ha negato che il suo progetto punta a crescere ancora. La mission per il futuro prossimo sarà quella di “provare a divertirsi anche in Serie C, dove si lotterà per difendere la categoria il più a lungo possibile e costruire qualcosa di grande”. Un’ambizione che, di certo, sarà dura da arginare, ma la dirigenza e la tifoseria bitontina hanno ormai imparato a conoscere il proprio timoniere: i campionati monotoni e da “perdenti” non fanno per lui.

Sezione: BITONTO / Data: Dom 19 luglio 2020 alle 17:15
Autore: Massimiliano Dilettuso
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