Una domenica da dimenticare per tre. Bari, Monopoli e Bisceglie: eliminazioni e sconfitte figlie di situazioni diverse. Che non possono essere ignorate, d'accordo, ma nemmeno gonfiate più del dovuto. Un principio sempre valido anche quando le cose vanno bene.
Partiamo dai galletti. Clamorosa l'eliminazione in Coppa Italia di Serie C: contro l'Avellino sarebbe bastato un solo pareggio per passare il turno, invece è arrivato un ko. Ad un primo tempo sufficiente (apprezzabile per il dominio nel gioco, meno per le occasioni sprecate), ha fatto seguito una ripresa decisamente inferiore alle attese. L'attacco non ha inciso, la fase difensiva è stata vittima delle sue ingenuità sul rigore. La sensazione è che si sia voluta perseguire la teoria del 'massimo risultato col minimo sforzo': tentativo mal riuscito, al netto anche di un gol annullato proprio ai biancorossi. Questione di stimoli? Forse. Ma di sicuro è sorprendente aver perso contro una compagine in ritardo di preparazione e soprattutto per quanto riguarda l'allestimento della rosa: si sta procedendo a tempo di record, peraltro senza svenarsi troppo sul mercato a causa delle risorse limitate per i noti problemi societari. Più di quello tecnico, è questo tipo di divario a fare notizia a sé. Detto tra noi: ai De Laurentiis il 'Partenio' proprio non porta bene: ricordate il ko del Napoli nel 2005 nella finale playoff della vecchia C1? Siamo li, anche se ora la posta in palio è nettamente inferiore, La Coppa Italia di C non porta in dote il salto in B, ma al massimo un buon piazzamento nella griglia playoff...se non ti piazzi tra le prime quattro nel girone di appartenenza. Inutile fare già da ora processi verso Cornacchini anche se, a partire dalla Sicula Leonzio, sarà vietato sbagliare. Stop agli esperimenti: servirà mettere le cose in chiaro da subito, coi punti in palio.
Amara, anche se l'eliminazione dalla Coppa Italia era ampiamente prevedibile, è la sconfitta del Monopoli contro il Frosinone. I ciociari puntano al ritorno in A, il già malcapitato Cosenza - che non se la passa bene - ad una semplice salvezza: i biancoverdi non erano fenomeni prima, non sono brocchi adesso. Con Carriero, Pecorini e Fella da subito nella mischia, in Serie C si dovrà cambiare la musica. Magari anche grazie a qualche ulteriore rinforza. Una coperta più lunga - e qualitativa - non guasta mai. Il trio Cerri-Lopez-Laricchia ha tempo fino al 2 settembre per lavorarci sino in fondo. Solo cosi riconfermare i playoff sarà possibile, nell'anno più difficile ma anche in quello più intenso dato il blasone di molte avversarie. Applausi per Ferrara: il 'dispiacere' rivolto a Nesta (immancabile selfie a fine gara con l'ex campione del mondo 2006) lo ricorderà per tutta la vita. E niente può cancellare le buone prove offerte nelle settimane passate, anche in ritiro (vedi anche test contro Crotone).
Incredibile, invece, il ko in amichevole subito dal Bisceglie contro il Corato, formazione di Eccellenza Pugliese. Non inganni il risultato: il divario tra le due squadre rimane e c'è stato, soprattutto quando è scesa in campo la formazione tipo degli adriatici. Crediamo che in questo caso a fare la differenza sia stata soprattutto la preparazione atletica. Non è facile assimilare una lunga serie di doppie sedute per recuperare quanto prima il passo rispetto alle altre compagini di categoria. L'obiettivo primario resta la salvezza, il traguardo andrà sudato: poi sarà Vanoli a dover fare del gruppo di calciatori una squadra affiatata. Ci vorrà del tempo (soprattutto per il miglior Ebagua, che può essere l'asso nella manica per potenzialità e curriculum) e soprattutto in caso di eventuale falsa partenza (anche calendario alla mano), bisognerà stringersi ancora di più intorno alla squadra. Proprio i tifosi, rispetto allo scorso anno, possono fare la differenza in positivo. Il peggio - dovuto ai noti fattori extracalcistici - perlomeno è alle spalle una volta per tutte. Ma il lavoro sul mercato non può ancora ritenersi concluso. Ci aspettiamo altre sorprese.
Calcio d'agosto, dunque, in tutti e tre i casi. Vietato far drammi, ma guai a sottovalutare i particolari, i dettagli. Affinando questi sarà possibile raggiungere i rispettivi obiettivi. E tra 7 giorni niente più scherzi.
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