In una conferenza di poco più di un'ora i dirigenti biscegliesi dell'A.S. Bisceglie Calcio hanno rassegnato le loro dimissioni dai rispettivi ruoli istituzionali nel club presieduto (almeno per il momento) da Nicola Canonico. Sono intervenuti il presidente onorario Pasquale Musci, il vicepresidente Francesco De Martino e l'avvocato Gianni Casella.
Queste le parole di Pasquale Musci: "Questa non sarà una conferenza per fare polemica ma per dare conoscenza degli avvenimenti da luglio/agosto ad oggi. Dopo l'ingiusta retrocessione dell'anno scorso il presidente Canonico sembrava animato da un grosso desiderio di rivalsa e ha lottato per ottenere la riammissione al campionato di serie C. La presentazione è stata una giornata di festa sembrava essersi riacceso un sentimento nei confronti di questa squadra, e la risposta della città c'è stata. Ma a parte quello che avete visto, l'organigramma è solo sulla carta: non è mai stato convocato un CDA, o un incontro della dirigenza per la pianificazione. Canonico mai richiesto un consiglio, un confronto per l'allestimento della squadra. La società deve fissare gli obiettivi e scegliere gli uomini in base a questi. Ovvio si può sbagliare, ma lo si fa insieme. Non è così che si allestisce una squadra, così si buttano via inutilmente i soldi. Lui è riuscito ad avere tutto quello che chiedeva ma non è riuscito a rispondere, la squadra non è all'altezza delle aspettative. Con chi il tifoso può protestare per questo? Con chi ha allestito la squadra, ed è stato fatto esclusivamente dal presidente. Condanno le offese sul piano personale, però chi sta nel calcio deve mettere in conto le contestazioni. Se accetti di essere portato in trionfo quando vinci devi anche accettare i fischi quando le cose non vanno male. Per tutte queste divergenze io non posso restare in questa società retta da Canonico, una società della quale si parla in tutta Italia. Rassegno le mie dimissioni da presidente onorario, ma non vuol dire che smetto di seguire il Bisceglie. Dimissioni attive, nel senso che io continuerò ad interessarmi di questa squadra, proverò a contattare conoscenze che siano disposte a collaborare con noi perché questa società possa riprendere un cammino dignitoso. Il calcio a Bisceglie è e rimarrà sempre una cosa seria".
Questo è invece il commento del vicepresidente Francesco De Martino: "Non so se deve parlare il vicepresidente o il tifoso. Canonico il 23 di luglio disse «vi ricordate quante me ne disse De Martino?» perché in quel caso parlò il tifoso, oggi parla il dirigente. Quello che ha detto Musci è tutto vero, perché stiamo parlando col cuore in mano e con questi colori nel cuore. Essere presi in giro alla buona, non mi va per niente giù perché io faccio l’imprenditore e vado sempre in giro a testa alta. C’erano tutte le prerogative dopo un campionato disastroso in cui non dovevamo retrocedere, ma già a settembre eravamo in piena turbolenza. Canonico non vuole più avere a che fare con noi. Ne prendiamo atto ma anche noi non vogliamo avere più a che fare con lui. Come dirigente ho fatto il massimo delle mie possibilità, non mi posso indebitare per il Bisceglie calcio. Se qualcuno dice che il mio minimo contributo non riesce a comprare nemmeno un giocatore sono pronto a farmi da parte. Siamo un gruppo e come tali dovevamo essere rappresentati, ma lui ha sempre fatto un calcolo di singoli. Le cariche ce le ha assegnate lui con la promessa di una cooperazione. Lui deve avere rispetto di questa città perché la città ha avuto rispetto di lui. Gli ultras e i tifosi sono tornati allo stadio nonostante tutto. Le offese personali e alla famiglia non sono una bella cosa e per questo tutti chiediamo scusa augurandoci il suo ritorno: non ci è stata data alcuna risposta. Vuol dire che non contiamo niente per lui, quindi prendiamo le distanze. Faremo i signori fino all’ultimo, facendoci da parte, visto che è l’unico padrone di questa squadra. Le alternative si possono creare se c’è uno spiraglio di poterle avere, stiamo cercando di trovare soluzioni, di concreto al momento non c’è nulla. Oggi ufficialmente finisce il mio ruolo istituzionale, io starò sempre su quella gradinata a tifare Bisceglie calcio però Bisceglie è dei biscegliesi e ci sarò solo se ci saranno i dirigenti biscegliesi".
Per ultimo l'intervento di Gianni Casella: "Grazie ai tifosi, avete dimostrato di essere cresciuti e che amate la maglia, e tenete alta la bandiera del Bisceglie. In questo momento non vorrei stare qua. Ho una consapevolezza dello spirito di sacrificio di tutti e veder buttati al vento i sacrifici di tutti per un capriccio è un’offesa alla dignità del Bisceglie calcio. Siamo sulla bocca di tutti per qualcosa che è successo e che non ho ancora capito perché. Bisceglie ha concesso a Nicola Canonico di aver remato controsenso. Non è stato un capriccio perché le cose si stanno realizzando. Noi veniamo da lontano, siamo volontari dell’amore verso questa maglia. Cariche societarie a gratis, domani mattina verranno comunicate le nostre dimissioni alla società e in Lega. Dal momento in cui il Bisceglie è entrato in Serie C, è cambiato il mondo: si è continuato ad amministrare una squadra di professionisti da dilettanti. Abbiamo rinunciato ad acquistare quote societarie perché lo conosciamo. Noi ci abbiamo creduto come ci hanno creduto i tifosi, ci abbiamo sempre messo la faccia e le nostre modeste capacità. Abbiamo lavorato tantissimo sul settore giovanile perché fosse dignitoso e ci aiutasse a costruire anche la prima squadra in collaborazione con le scuole calcio. Noi ci troviamo di fronte alle dimissioni di Canonico che però si dimette da se stesso, perché noi non facciamo parte della società e non possiamo chiedere nulla alla società. Non si può abbandonare una squadra a campionato avviato. Non ha il coraggio di ammettere di aver sbagliato, se la prende con una ventina di tifosi a fronte dei mille che invece continuano a credere nel Bisceglie calcio. Se è vero che ci sono trattative in corso, che si realizzino quanto prima. Noi stiamo cercando di interloquire con soggetti che vogliamo valutare prima di portare all’attenzione di questa società con l’auspicio di salvarci. Nel caso in cui non ci dovesse essere, faremo le opportune valutazioni. A prescindere dal campionato in cui militeremo ci impegneremo a tenere alta la bandiera del Bisceglie. Da soli non potremo fare nulla".
Autore: Cristina Scarasciullo / Twitter: @CristinaScara
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