Il nodo società sta, almeno per il momento, bloccando le operazioni in casa Foggia. In un'intervista rilasciata a l'AttaccoMaria Assunta Pintus (titolare del 50% della Corporate Investments Group, che detiene l'80% delle quote del club) ha spiegato i motivi per cui sembra restia all'ingresso in società dell'imprenditore foggiano Raffaello Follieri, che con 1,3 milioni di euro rileverebbe metà delle quote della Corporate ed il 20% in seno all'amministratore delegato Davide Pelusi: "Devo fare tutte le opportune verifiche del caso - ha commentato la Pintus a l'Attacco -, non è una decisione che si può prendere su due piedi. La proposta è fuori mercato e va valutata in tutte le sue sfaccettature. Ho dato mandato ai miei legali di seguirne tutte le evoluzioni. In ogni caso rispetteremo accuratamente le scadenze di legge, quindi entro il 19 darò una risposta definitiva".

La socia rossonera vuole insomma essere sicura al 100%: "Non posso permettermi il lusso di mettermi in casa un socio del quale so poco o nulla. Fino ad oggi Follieri l’ho sentito solo estemporaneamente per un semplice saluto. Qui si parla di un progetto importante, proiettato nel tempo e di investimenti corposi, ho bisogno del giusto tempo per metabolizzare il tutto".

Il club comunque, stando sempre alle parole della Pintus, non risulterebbe bloccato: "Assolutamente no, riprova ne sia il fatto che le procedure per l’iscrizione al prossimo campionato di D sono già a buon punto, e questo indipendentemente dall’esito della trattativa. Sono solo vigile, tutto qua. Ma non si dica che è la Pintus a volersi mettere di traverso".

Infine, sul presidente Felleca ed il suo aut aut (o il Foggia va a Follieri oppure si va avanti come prima), la Pintus chiosa: "Il presidente è libero di pensare ciò che crede, noi da parte nostra abbiamo però il dovere di garantire il meglio possibile al Foggia. Ed è proprio quello che mi sto sforzando di fare. I tifosi stiano tranquilli, troveremo la soluzione migliore".

Sezione: Foggia / Data: Mer 08 luglio 2020 alle 16:30
Autore: Francesco Ippolito / Twitter: @fraccio
vedi letture
Print