L’anno che sta per chiudersi, offre quattro notizie che fanno riflettere.
Cominciamo dalle peggiori.
Promozione, Girone A. Il Lucera rischia di abbassare la saracinesca su una attività calcistica per certi versi storica. La dirigenza del club biancoceleste ha annunciato la classica “consegna delle chiavi al sindaco”. Di solito è il primo cittadino che consegna le chiavi della città a personalità distintesi nel tempo. In questo come in tanti altri casi precedenti, avviene il contrario. Cosa debba fare con il titolo sportivo del Lucera il primo cittadino Giuseppe Pitta non è ben chiaro.
Fatto sta che, dopo l’esonero di Cristian Carbone, seguito alla sconfitta col Noicattaro (con l’allenatore in tribuna perché squalificato) e al pareggio interno con la Borgorosso Molfetta, i maggiorenti del Lucera esonerano se stessi, ammettendo che senza “il concreto sostegno dell’imprenditoria locale, abbiamo stretto i denti, abbiamo resistito, ci abbiamo provato fino in fondo”…
Riusciranno il presidente Giuseppe Talento e l’amministratore unico Antonio Di Caterina a portare a termine la stagione? Intanto, il compito di guidare la prima squadra è passato al preparatore dei portieri Valerio Curci e al preparatore Pietro Catignano.
In campionato Pierluigi Sementino e compagni sono al 4° posto, con 27 punti, gli stessi della Virtus Palese, in una situazione curiosa, a -7 dalla terza in classifica (Cosmano Foggia, 34) e a +7 dalla soglia dei playout (San Severo, 20). Tanta curiosità attorno alla prima di ritorno, domenica 4 gennaio, con il Corato, di nuovo al Comunale di via Indipendenza, in terra federiciana.
Eccellenza, Girone Unico. La Virtus Mola annuncia la chiusura dei battenti. Dalle prospettive della creazione di un club modello, grazie anche al turbo dello “zio d’America” (non in senso proprio, ma il brand ambassador Pat Capriati si era detto il giusto intermediario per far convergere sul club adriatico sostegni e sponsorizzazioni), al serissimo rischio del ritiro dal torneo più importante del calcio regionale.
Dopo la fuoruscita di numerosi calciatori, ecco la separazione da Diaw Doudou, secondo allenatore della stagione dopo Mimmo Caricola. Dopo i guai con la salute del presidente Sebastiano Mitrano, il crack. La classifica, intanto, si fa sempre più complicata (penultimo posto con 14 punti, -5 dal Polignano, -10 da Bitonto e Galatina che stanno sul confine dei playout). Lo stesso tecnico di origini senegalesi, dopo la sconfitta col Brindisi, ha pagato pegno per la decisione della società biancazzurra di interrompere il rapporto “a causa delle sopravvenute e dichiarate difficoltà economiche”.
I maggiorenti del sodalizio avevano tentato di convincere Agostino Divella a fare una sintesi tra le due realtà calcistiche molesi (la Bit milita in Promozione) ma non c’è stato nulla da fare. Scongiurato per ora il ritiro dalle attività agonistiche che uno scossone lo porterebbe alla classifica (il Bisceglie ha pareggiato a Caduti di Superga). Dopo l’inevitabile tonfo interno con l’Unione Bisceglie (0-6, con i soli Quarta e Bottalico in rappresentanza della vecchia guardia), anche in questo caso, il 4 gennaio, al ritorno in campo dopo la pausa natalizia, si capirà qualcosa in più sul futuro prossimo della Virtus.
C’è anche qualche buona notizia. Sennò che Natale sarebbe stato?
Una viene da Bitonto. Lo stadio Città degli Ulivi sta per essere restituito ai suoi fruitori, atleti e spettatori. La tribunetta metallica, i cui pezzi smontati giacevano nell’area dell’impianto di via Megra da sei anni, è stata montata ed è pronta ad accogliere 650 persone. In tal modo la capienza massima del Città degli ulivi diverrà di 2.500. L’ultima partita dell’anno la squadra neroverde (25 punti al netto della penalità di 5 nella classifica di Eccellenza) ha continuato ad errare, ospitando il Brindisi al Paolo Poli di Molfetta. Più che l’11 gennaio con l’Unione Bisceglie, il giorno del ritorno potrebbe verosimilmente essere il 25 prossimo, allorquando nella città dell’olio l’ospite sarà il Taranto.
L’altra viene dalla Sesta Provincia. Alcuni Bat-club (S.S.D. Fidelis Andria 2018, A.S.D. Barletta Calcio 1922, A.S. Bisceglie 1913, A.S.D. Unione Calcio Bisceglie e A.S.D. Canosa Calcio 1948) hanno sottoscritto un “protocollo di gradimento” per la stagione in corso. Il documento introduce regole condivise di comportamento e principi etici comuni, finalizzati a promuovere un clima di rispetto, correttezza e lealtà sportiva, dentro e fuori dagli impianti di gioco.
Si tratta di uno strumento di autoregolamentazione che consente di intervenire con tempestività e senso di responsabilità nei confronti di spettatori e tifosi sconsiderati. Un tentativo ambizioso, ma da qualche parte occorre pur cominciare. E le società di Luca Vallarella, Mario Arturo Romano, di Vincenzo Racanati e Antonio Mari, di Enzo e Leo Pedone, e Alessandro Di Nunno hanno sicuramente fatto una scelta coraggiosa.
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