Vicissitudini, scossoni, difficoltà, va in archivio uno degli anni più travagliati della storia del Foggia.
Un 2025 partito con ben altre aspettative sotto la gestione tecnica di mister Zauri ma l’Epifania tutti gli entusiasmi porta via con il k.o. interno per mano dell’Altamura. Poi le sei sconfitte consecutive maturate tra marzo e aprile, uno dei record negativi recenti dei rossoneri, che aumentano a dismisura il rischio di una clamorosa retrocessione in Serie D, sventata soltanto ai playout contro il Messina: via Zauri, dentro il giovane foggiano doc Antonio Gentile, con lui in panchina il Foggia esce indenne dal “San Filippo” per poi battere i siciliani in casa per 1-0, è il 17 maggio, ultima volta in cui si ricordano gli spalti dello “Zaccheria” pieni.
Il corso degli eventi cambia, però, soli due giorni dopo: il 19 maggio il club rossonero finisce sotto la tutela dell’amministrazione giudiziaria, è la prima volta in Italia per una società di calcio: possibili infiltrazioni mafiose denunciate dal patron Nicola Canonico che decide di restare al timone, nonostante la volontà di lasciare, iscrivendo la squadra al successivo campionato.
I colpi di scena non terminano mica qui: in estate la decisione di spostare il ritiro precampionato e gli allenamenti settimanali a Trinitapoli, stadio Zaccheria in gestione all’Heraclea del duo Casillo-De Vitto e rossoneri ospiti a casa propria.
Il suggestivo ritorno di Delio Rossi illude i tifosi, i cui gruppi organizzati scelgono la via della diserzione per contestare l’operato della proprietà. Il mercato non decolla, sul campo il Foggia arranca e gli spalti dello “Zaccheria” restano desolatamente vuoti come mai accaduto, se non in tempi di pandemia. L’idillio tra Canonico e Rossi termina prima del previsto, il tecnico saluta, il suo ritorno non va come sperato, Enrico Barilari arriva in punta di piedi e rianima una squadra finita nei bassifondi della classifica e bisognosa di rinforzi a gennaio. La situazione societaria resta borderline in attesa di eventuali acquirenti, immutata la profonda spaccatura con la piazza, ma gli ultimi risultati aprono spiragli di luce in vista del 2026: uscire dalla zona playout e preservare il professionismo sarà il primo grande obiettivo, ritorno in campo niente male domenica 4 gennaio in casa contro la capolista Catania.
Autore: Anthony Carrano
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