La rivoluzione estiva avrebbe potuto pesare, e non poco. Invece il Cerignola ha saputo assorbire il cambiamento, attraversare le difficoltà e ritrovare una sua dimensione. Il direttore sportivo Di Toro ha gestito un periodo complesso, segnato anche da cinque sconfitte consecutive, ma oggi i gialloblù sono di nuovo lì: decimo posto e zona playoff agganciata.
Il rendimento del Cerignola è stato altalenante, a più facce, ma in linea con le aspettative di inizio stagione. Ventiquattro punti raccolti nel girone d’andata dividono la tifoseria: da una parte chi tira un sospiro di sollievo dopo aver visto la squadra scivolare nei bassifondi, dall’altra chi non ha ancora dimenticato il secondo posto dello scorso anno e guarda con maggiore severità alla classifica attuale.
L’obiettivo dichiarato resta quello di una salvezza tranquilla, con la possibilità di inserirsi nella corsa playoff. Un traguardo che i ragazzi di Maiuri stanno rispettando, anche grazie alla sorpresa offensiva rappresentata dalla coppia Gambale-D’Orazio nel 3-5-2 adottato dal tecnico.
L’euforia estiva, alimentata anche dal doppio impegno in Coppa Italia, aveva forse alzato troppo l’asticella. Dopo una partenza a rilento, però, il Cerignola ha toccato il suo picco nella clamorosa vittoria all’Arechi contro la Salernitana, una rimonta che ha tolto la vetta ai granata e regalato ai gialloblù tre punti pesantissimi. Prestazioni di livello anche contro squadre di vertice, come lo 0-0 contro il Catania capolista.
La giovane età della rosa ha però presentato il conto a ottobre: cinque sconfitte consecutive, da Cosenza all’Atalanta U23, un evento mai accaduto nei precedenti undici anni dell’era Grieco, con il Cerignola per la prima volta pienamente invischiato nella zona retrocessione. Una crisi superata con carattere, grazie a quattro vittorie consecutive a novembre.
Il pesante 0-4 contro il Benevento non è facile da digerire, ma non ha cambiato la sostanza di un cammino che resta positivo. Il Cerignola chiude il 2025 con basi solide e guarda alla prima gara del 2026, contro il fanalino di coda Picerno, come a un’occasione per consolidare definitivamente la propria posizione.
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