Durante la puntata di GOL – Speciale Eccellenza Pugliese, trasmessa ogni lunedì alle 17:30 su Blunote, il presidente del Bisceglie, Antonio Mari, ha tracciato un bilancio del percorso della società e delineato i traguardi futuri.
“Questo progetto è iniziato quasi tre anni fa – ha spiegato Mari –. Abbiamo costruito, pezzo dopo pezzo, una squadra con l’obiettivo di vincere il campionato, che resta la nostra meta principale. Voglio ricordare che abbiamo perso una finale nazionale ai play-off, nonostante la vittoria nel nostro girone di Eccellenza, e una semifinale regionale ai play-off, dove all’ultimo secondo un nostro giocatore ha mancato un’occasione che ci avrebbe portato in finale”.
Il presidente ha sottolineato l’importanza di una crescita graduale e strutturata: “Con il passare dei tre campionati, abbiamo aggiunto tasselli alla squadra e alla società, cercando di avvicinarci alla tanto attesa Serie D. Il progetto non nasce a giugno: era chiaro che questo era ciò che ci aspettavamo dalla squadra”.
Mari ha spiegato anche la filosofia della società sugli obiettivi stagionali: “Non ci siamo prefissati un obiettivo primario, perché entrambi sono primari: sia la Coppa che qualcosa di prestigioso. Vincere un campionato è sempre bello, quindi per noi non c’è differenza tra Coppa e campionato: sono entrambi obiettivi della società”.
Sulla scelta tecnica, il presidente è stato chiaro: “L’anno scorso abbiamo provato a cambiare, ma siamo tornati indietro. Per vincere questo campionato serve un allenatore pragmatico, che non inventi nulla ma faccia le cose semplici. Pino Di Meo è così: entra nella testa di ogni singolo giocatore e ha creato un gruppo granitico, insieme a Danilo Danmarco. Abbiamo un gruppo di spogliatoio eccezionale, un vero e proprio gruppo di amici”.
Mari ha anche parlato delle principali insidie nella corsa al campionato: “La cosa più temibile sono gli infortuni. Dobbiamo giocare tanto, ma se vuoi vincere un campionato devi competere con squadre come Brindisi, Taranto, Canosa e Unione Calcio. Temiamo soprattutto Canosa, Brindisi e Taranto. Per vincere bisogna non perdere punti con queste squadre”.
Sul possibile duello a due tra Bisceglie e Brindisi, Mari ha precisato: “Non credo che il campionato sia già deciso. Siamo all’inizio del girone di ritorno e l’Eccellenza è un campionato particolare”.
Riguardo ai rinforzi richiesti dall’allenatore per il girone di ritorno, Mari ha raccontato con un sorriso: “Gli abbiamo chiesto se serviva intervenire, ma lui ha risposto di no. Rimaniamo con il gruppo compatto, servono solo pochi giorni di riposo prima di ripartire il 4 gennaio”.
Il presidente ha poi chiarito le ambizioni per il 2026: “Vogliamo vincere almeno uno dei due trofei in palio, o entrambi. Bisceglie, così come Taranto, Brindisi e Canosa, merita di essere protagonista nei campionati superiori. L’Eccellenza non rappresenta il livello abituale di queste piazze”.
Mari ha sottolineato anche l’importanza della gestione societaria: “La solidità finanziaria è fondamentale. Lo scorso anno abbiamo iniziato male perché distratti dalla finale nazionale persa e dal mancato ripescaggio in Serie D. Abbiamo cambiato, è arrivato Di Meo e abbiamo chiuso il girone d’andata positivamente. Programmazione e finanze del club sono essenziali in questa categoria”.
Non è mancato un richiamo al legame umano e alla passione del gruppo dirigente: “Siamo un gruppo di amici uniti dal progetto Bisceglie, e faremo di tutto per raggiungere l’obiettivo pianificato da anni”.
Infine, Mari ha espresso una visione critica sul panorama calcistico regionale: “Il nostro campionato di Eccellenza è difficilissimo. La Puglia ha solo una squadra promossa in Serie D, mentre altre regioni ne hanno due. Sarebbe giusto chiedere una seconda promozione, perché la qualità delle squadre pugliesi lo merita”.
L’intervista si è chiusa con un messaggio caloroso per tifosi e società: “Auguro a tutti i biscegliesi un sereno Natale e un felice anno nuovo, e lo stesso a tutti i tifosi dei campionati di Eccellenza e Promozione”.
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