STADIO COMUNALE PAOLO POLI, MOLFETTA

CAMPIONATO DI PROMOZIONE, GIRONE A

ULTIMA DI ANDATA

MOLFETTA-NOICATTARO 0-0

MOLFETTA – Gomis; Bevilacqua, Hanza, Lorusso, Destino; Morella, Camara (34’ st Ciannamea), Pizzulli, Fumai (38’ st Silecchia); Sanyang (17’ st Loseto), Obama (24’ st Fiorentino). A disp. De Benedictis, Vino, Paparella, Ciannamea, Dragonetti, De Sario. All. Lopraino.

NOICATTARO – Colagrande; Trerotoli (42’ st Forgione), Zingrillo, Difino, Latrofa (24’ st Tinaglia); Tedone (39’ st Lena), Dentico, Tersini; Tuttisanti (1’ st Strippoli); Daddabbo (15’ st Natuzzi), Fieroni. A disp. Sanrocco, Lena, Pastore, Paltera, Lofoco. All. Sisto.

ARBITRO – Carolini di Bari.

MOLFETTA - Cominciamo dalla fine, come si conviene a certe intriganti sceneggiature. L’arbitro della sezione Aia di Bari Umberto Francesco Carolini prova a scansare il pallone, incespica, cade malamente. Il naturale moto di ilarità che suscita la caduta di un direttore di gara si trasforma immediatamente in stupore preoccupato: il 23enne arbitro si contorce dal dolore, si tiene il ginocchio destro, non riesce ad alzarsi. È il 47’ della ripresa, mancano si e non un paio di minuti al termine di un Molfetta-Noicattaro valido per l’ultima di andata del Girone A di Promozione e terminato 0-0. Carolini sono sarà più in grado di riprendere il match. Fischia tre volte: molfettesi e nojani possono andare a festeggiare anzitempo il Natale. Lui rimarrà a lungo seduto su una sedia di plastica bianca, con la gamba distesa, il ghiaccio a provare a lenire dolore e infiammazione, il rammarico per l’infortunio e – dice lui – per la figuraccia rimediata. Ma quale figuraccia, giovane Umby: hai diretto bene una partita complicata, anche se giocata correttamente dagli atleti in campo.

Un pareggio natalizio solo nel risultato finale quello fra Molfetta e Noicattaro. Che, pur non esprimendosi al meglio delle potenzialità, hanno provato ad aggiudicarsi 3 punti importanti in vista del ritorno che scatterà il 4 gennaio.

Schieramenti speculari: rossoneri con la difesa a quattro davanti a Colagrande, cui l’arbitro impone di indossare una casacca nera per non indurre in errore, data la somiglianza delle magliette del 37enne portiere nojano e della terna arbitrale:Trerotoli e Latrofa sono gli esterni, Zingrillo e capitan Difino i centrali. Non c’è Cannone, Tersini in regia, Dentico a correre per tutti, il trequartista è, come sempre, Tuttisanti; Tedone fa l’ala destra, la coppia d’attacco è quella formata da D’Addabbo e Fieroni, reduce dallo show con il Lucera: tre gol e miglior realizzatore della Promozione con 14 reti in 16 partite.

Cosimo Lopraino, che ha rilevato da un mese circa Martino Traversa, si affida anch’egli alla difesa a quattro, con Hanza Nchaso e Lorusso centrali, Bevilacqua e Destino terzini a proteggere l’estremo difensore Gomis; il play è Pizzulli, il mediano Camara a destra opera Morella, Fumai è il fantasista alle spalle delle punte che sono Sanyang e Obama che, almeno dal punto di vista, si compendiano alla perfezione. Decisamente meglio faranno nel finale Felice Loseto e Luigi Fiorentino, subentrati ai titolari.

Molfetta proviene dalla pesante sconfitta a San Marco in Lamis (5-1), Noicattaro è reduce dal felice 4-1 ai danni del Lucera.

Prima mezzora senza emozioni al Poli, in una giornata quasi primaverile, pur essendo il primo giorno d’inverno. È il 28’ quando Eduardo Gomis deve uscire con molta tempestività su un cross da sinistra.

Al 33’ Fieroni su cross di Tedone nella prima vera occasione della sfida. Tre minuti dopo Sanyang chiama Colagrande alla deviazione in corner. È il 41° quando Morella, uno dei migliori in campo, chiude percussione e dribbling con un tiro affatto irresistibile.

Finale incandescente. Al 45’ sul cross di Tedone il colpo di testa di Daddabbo finisce di poco alto. Non è finita: al 2° dei 2’ di recupero concessi Fieroni si ritrova a tu per tu con Gomis che salva: sulla respinta del portiere spagnolo, la rovesciata del principe dei bomber di Promozione e il nuovo pericolo per i molfettesi.

Nella ripresa Angelo Sisto manda in campo Strippoli al posto di Alessio Tuttisanti: dura un tempo il duello a distanza fra trequartisti con l’ex Massimo Fumai, fischiato dal drappello di tifosi giunti da Noicattaro (stesso trattamento sarà riservato a Paolo Lorusso). A proposito di tifosi, la tribuna del Poli   accoglie sì e no un centinaio di persone: uno spettacolo desolante per un calcio che nella città di San Corrado non è più attrattivo.

La cronaca della seconda frazione di gara registra due episodi in apertura e due nel finale. Al 9’ Colagrande perde palla ostacolato da un avversario, Obama manca clamorosamente il bersaglio. Due minuti dopo Gomis si accartoccia sul radente di Tedone.

Effervescente, come detto, il finale. Al 44’ Colagrande si supera sulla conclusione di Morella, a Ciannamea non riesce il tap-in. Poi, al 47’ l’infortunio all’ufficiale di gara. E, come, se non bastasse, l’azione si sviluppa a sinistra, cross per il tuffo perfetto di Fieroni e gol che di testa supera Gomis vanamente proteso sylla propria destra.

Tutto inutile, con l’arbitro a terra, non vale.

Sezione: Promozione / Data: Dom 21 dicembre 2025 alle 17:24
Autore: Vito Prigigallo
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