Per descrivere la prima parte di questa stagione del Novoli, probabilmente basterebbe un obiettivo: coraggio. Un coraggio che la compagine salentina sta dimostrando sia in campo che dietro la scrivania. In estate, i rossoblu hanno scelto di confermare Claudio Luperto, garantendo continuità ad un progetto avviato la scorsa stagione. Il tecnico ha saputo infondere i suoi princìpi fin da subito: dominio del gioco, ricerca degli spazi, ampiezza, mobilità in fase di possesso, pressing orientato, concentrazione, riaggressione immediata senza palla. Diktat che la squadra ha rispettato in ogni match, anche contro le 'quattro sorelle' che dominano la parte alta della classifica. Ne è un esempio la sfida di campionato contro il Taranto: sotto 2-0 in trasferta, dopo due errori in costruzione, i salentini non hanno smesso di credere nelle proprie idee e sono riusciti ad ottenere un 3-3 di prestigio. Coraggio che non manca anche in dirigenza. Il Novoli, infatti, è una delle squadre con la media età più bassa in questo campionato di Eccellenza. Un rischio, visto il livello tecnico innalzato dalle nobili decadute, ma la differenza proviene proprio dalla capacità di seguire le proprie idee. Basti pensare che uno degli elementi di maggiore esperienza, Lobjanidze, è un classe 2000. Mancarella, Ferreira, Giacomazzi e tanti altri rappresentano un fiore all'occhiello in una categoria dove spesso dominano agonismo ed esperienza. Il progetto del Novoli, però, sembra destinato a lasciare il segno. In campionato, i salentini navigano in acque tranquille, mentre la sconfitta con il Gallipoli non potrà cancellare un percorso straordinario anche in Coppa Italia. Il futuro è ancora tutto da scrivere ma le radici, in casa Novoli, sono più solide che mai. 

Sezione: Eccellenza / Data: Gio 25 dicembre 2025 alle 13:00
Autore: Lorenzo Ruggieri
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