Archiviato il pesante ko di Empoli, ora c’è la Juve Stabia. Mister Vivarini non poteva immaginare un ritorno così importante in salita ma promette di provare ad aggiustare qualcosa: “Abbiamo detto - ha dichiarato - che ci sono criticità da risolvere. Normale che quando la squadra stacca la spina succede quel che succede. C’è stata una metamorfosi pazzesca tra primo e secondo tempo. I problemi sono soprattutto mentali, ma c’è da lavorare su più aspetti. Io vorrei dare tanto entusiasmo ai giocatori. Serve benzina e fuoco per accenderli, fuoco che adesso si è spento. Non c’è nessun senso individuale e tattico. Nel primo tempo si era lavorato di squadra, poi no. La squadra si è vista nei primi 40 minuti ad Empoli, con tutti i pro ed i contro. I giocatori sono coscienti di tutta la situazione”. 

“In questo momento qua tre punti sarebbero determinanti. Ma come si ottengono? Con la prestazione, ma bisogna dare continuità ai primi 40 minuti visti ad Empoli, sulla fase difensiva bisogna lavorare con applicazione. Bisogna farlo non per 90, ma per 100 minuti. Quest’estate erano tutti contenti per il mercato svolto, specialmente per i giocatori che la squadra ha. Ci sono tutte le potenzialità tecniche per venire fuori da queste difficoltà. Dobbiamo assolutamente far rendere al massimo queste individualità che questa squadra può avere”. 

“Qua bisogna fare blocco unico, essere uniti tra noi. Serve l’aiuto di tutti perché qui ci sono tante responsabilità. Dobbiamo convogliare la forza di una città in questo. Al di là delle polemiche io vorrei altro. Bisogna capire il senso di quello che sto dicendo, è importante. Poi ci sarà il mercato di gennaio. I black out? Siamo una squadra abbastanza esperta. Qua la problematica non è solo una ma diverse e concatenate tra loro. Serve dare certezze e sicurezze”. 

MAGALINI E DI CESARE

Parola anche ai direttori sportivi.

Di Cesare: “Dobbiamo uscire da questa situazione, la squadra lo sa. Parolaccia? Non ho mancato di rispetto a nessuno. Io voglio ancora garantire massima trasparenza e massimo impegno. Non sono soddisfatto ma anche tanto responsabile. La paura di perdere la credibilità guadagnata da calciatore l’avevo messa in preventivo da tempo. Ma io l’impegno e la trasparenza la garantisco. I tifosi devono saperlo sempre”. 

Magalini: “Vivarini può dare organizzazione e sviluppo al gioco. Lo abbiamo suggerito noi alla proprietà. La mia reazione ad Empoli? Avevo subito una considerazione, non una domanda. Fatti di Pisa? Abbiamo parlato con chi di dovere con questa situazione e sappiamo cosa fare. Abbiamo accantonato l’accaduto. Ora dobbiamo guardare avanti”. 

Sedici mesi da buttare? Per Magalini no: “L’anno scorso mi sembra che in questo periodo la squadra fosse al quinto o sesto posto, quasi sempre in zona playoff fino alla fine. Quest’anno, vedendo i commenti al due settembre, mi sembrava di vedere tutt’altro. Il lavoro per noi era stato positivo, non si sta però rivelando tale anche se siamo convinti di avere giocatori di valore”. 

Su Dorval: “Non abbiamo ancora formulato il rinnovo del contratto, non dipende solo da noi. La situazione è da monitorare. Longo? Mi sento ogni tanto, ci siamo lasciati bene e non ci sono situazioni particolari. L’allenatore che abbiamo contattato ci ha invece risposto presente”. 

Sul mercato: “Lo gestiremo ancora noi? Me lo auguro, il confronto col presidente rimane. Ci sono giocatori che posso emergere perché il valore ce l’hanno. Voti? Non si tratta di promuoverci o bocciarci, ne abbiamo parlato abbastanza”.

Sezione: Primo piano / Data: Mer 03 dicembre 2025 alle 14:07
Autore: Domenico Brandonisio
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