“Il Bari non è un intralcio da gestire, ma un sogno da difendere”. Così il deputato pugliese del Partito Democratico, Marco Lacarra, è tornato a parlare della sua interrogazione parlamentare del 14 marzo 2023, finita al centro delle polemiche in queste ore. L’atto, oggi oggetto di discussioni strumentali, riguardava la richiesta al Ministro Abodi di rivedere la normativa sulle multiproprietà nel calcio italiano.

Lacarra ha tenuto a precisare la data esatta dell’interrogazione, sottolineando come il contesto di allora fosse completamente diverso. “Il Bari veniva da una fase di rifondazione e rincorreva la Serie A. La proprietà, fino a quel momento, aveva investito, costruito, mantenuto le promesse. Si temeva che una promozione avrebbe costretto i De Laurentiis a vendere di corsa, magari a soggetti sconosciuti” – spiega il parlamentare barese.

L’interrogazione, ha precisato Lacarra, non è stata ripresentata nel 2024, ma semplicemente aggiornata in forma scritta a seguito della risposta ministeriale.

“Oggi, però, la realtà è profondamente cambiata. I De Laurentiis hanno chiaramente disinvestito e abbandonato ogni ambizione. Il progetto sembra sospeso in un limbo pericoloso, lasciando i tifosi privi di certezze e prospettive” – ha dichiarato.

Lacarra non nasconde il proprio rammarico per la piega presa dalla vicenda sportiva e societaria: “Se dovessi presentare oggi un’interrogazione, non sarebbe indirizzata al Governo, ma alla proprietà: vogliono continuare o sono pronti a vendere? Perché se non hanno più nulla da offrire a questa comunità, dovrebbero cedere il passo a chi ama davvero questi colori”.

Infine, un messaggio ai tifosi: “Il mio legame con il Bari è profondo e indissolubile. Ho cercato di tutelarlo quando c’era da farlo. Ma ora serve chiarezza, responsabilità e rispetto per una piazza che merita ambizione e futuro”.

Sezione: Serie B / Data: Sab 21 giugno 2025 alle 19:09 / Fonte: Dante Sebastio su Antenna Sud
Autore: Leonardo Custodero
vedi letture
Print