Soncin: "Avevo scelto Taranto per ripartire, inaspettata l'esclusione a stagione in corso"

Un’estate d’entusiasmo, un progetto che sembrava avere basi solide e un secondo posto conquistato l’anno precedente che faceva ben sperare. E invece, per il Taranto, la stagione 2023/24 si è trasformata presto in un incubo. A raccontarlo, con la lucidità di chi ha sfiorato da vicino quella realtà, è Matteo Soncin. Portiere classe 2001, reduce da un anno di inattività forzata, aveva scelto proprio Taranto per rilanciarsi. Un’avventura durata però pochissimo, fermata da due ernie e da un’operazione che lo ha tenuto lontano dai campi fino a pochi mesi fa.

Ma nel suo racconto esclusivo a TuttoMercatoWeb.com, c’è anche la delusione per quanto accaduto alla squadra rossoblù: "In estate avevo raggiunto l'accordo con il Taranto, ma avevo un forte mal di schiena che non passava, neppure quando mi sono fermato: anzi, la cosa peggiorava di più. Ho fatto visite specialistiche e sono emerse due ernie, e a quel punto, vista anche la situazione, ho deciso si rescindere con i rossoblù e curarmi da solo: ho fatto terapie conservative, ma l'operazione si è resa poi necessaria, e a febbraio un neurochirurgo mi ha operato. Ho comunque già ripreso gli allenamenti in campo, oltre alla palestra e alla riabilitazione, e ora sono pronto al 100% per tornare in campo".

Una vicenda personale che si intreccia con quella, ben più complessa, del club. Perché Taranto ha visto sfumare le proprie ambizioni non tanto per colpe tecniche, quanto per problemi fuori dal campo. L’esclusione dal campionato, arrivata nel cuore della stagione, è stato il punto più basso di una crisi profonda: dirigenza nel caos, stipendi non pagati, promesse mancate.

"Non mi aspettavo quest'epilogo", ha ammesso Soncin. "Erano arrivati di fatto secondi l'anno prima, la società era rimasta ambiziosa. Anche quando ho visto le prime problematiche, pensavo comunque che si sarebbe trovata una soluzione. Non credevo fosse così grave da portare all'esclusione a stagione in corso".

Un crollo che ha colpito tutti. Anche chi, come lui, aveva scelto Taranto per rinascere.