Oltre trecento gare disputate tra i professionisti e una lunghissima carriera in lungo e in largo per lo Stivale. Nicola De Santis, centrocampista bitontino classe 1978, ha recentemente appeso le scarpe al chiodo, dopo aver vissuto esperienze professionali notevoli con maglie prestigiose come quelle di Fidelis Andria, Torres, Igea Virtus, Manfredonia, Monopoli e Turris. Dal 2015 al 2018, poi, De Santis ha militato nel Bitonto, squadra della propria città, in Eccellenza e in Serie D, divenendo uno dei simboli della squadra e uno degli elementi più apprezzati dalla tifoseria neroverde.

Nell'ultimo periodo il Bitonto ha dovuto salutare diversi calciatori che hanno scelto di sposare altri progetti. Questo può inficiare sul cammino della squadra?
"Nonostante le uscite di calciatori importanti come Guadalupi, Genchi, Triarico e Montinaro, penso che in questo momento il Bitonto abbia finalmente raggiunto un equilibrio. Non giocare non fa piacere a nessuno, specialmente se si è calciatori importanti per la categoria come i sopracitati. Probabilmente i problemi che ha ravvisato il Bitonto nella prima parte di stagione possono essere dipesi dalla grande concorrenza che si è verificata. Secondo me, oggi, la società è in linea con i programmi fatti all’inizio dell’anno".

Come giudica le prestazioni del Bitonto sino ad oggi? C'è la possibilità di raggiungere l'agognata promozione tra i professionisti?
"Se si considerano i punti persi durante la prima parte di stagione, in partite che sulla carta sembravano semplici, il Bitonto avrebbe potuto guidare il girone con grande serenità. Con costanza e lungimiranza si possono raggiungere grandi obiettivi, ma bisogna ricordare che il campionato di Serie D non è mai semplice e vincere non è mai scontato. Le prestazioni di questo girone d’andata rispecchiano il programma dell’inizio dell’anno e sono certo che, prima o poi, il Bitonto riuscirà a raggiungere il suo obiettivo".

Cosa manca al Bitonto per trasformarsi nell'autentica regina del girone H?
"Ritengo che l’arrivo di Moscelli in dirigenza possa fornire qualcosa in più alla società: Fabio è un ragazzo che conosco molto bene perché con lui ho condiviso un’esperienza da calciatore. Penso che possa dare quella marcia in più alla società e alla squadra. Sul fronte mercato, dopo l’arrivo di Iadaresta, penso che servirebbe solo una pedina importante a centrocampo. Ci sono due under molto bravi come Mariani e Piarulli e due centrocampisti formidabili come Biason e Manzo: quindi, ritengo che ci sia bisogno solamente di un ulteriore innesto a centrocampo. Il Bitonto ha tutte le carte in regola per dominare il girone".

Una partita con la maglia del Bitonto che ricorda sempre con piacere?
"Ricordo volentieri tante partite con la maglia del Bitonto. Le più importanti, però, sono due: la primissima con i colori neroverdi e la seconda quando, nel campionato di Serie D, subentrai a Kikko Patierno e mi fu ceduta la fascia di capitano. Fu un’emozione stupenda ed è un ricordo che custodisco gelosamente. Spero che il Bitonto possa arrivare il più in alto possibile perché questo contribuirebbe a dare ancora più lustro alla nostra meravigliosa città".

Sezione: Serie D / Data: Sab 25 dicembre 2021 alle 18:30
Autore: Massimiliano Dilettuso
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