Ciro Polito e Pantaleo Corvino: è nei direttori sportivi la vera forza di Bari e Lecce. A dimostrarlo è l'esito dell'ultimo campionato ed ogni fiducia verrà inevitabilmente riproposta nel prossimo. A pendere dalla loro parte sono del resto diversi fattori: risultati, storia, carisma, savoir faire.

Partiamo dal dirigente salentino. Per lui, che i primi passi di una carriera luminosa li aveva mossi a Casarano (dove lanciò un certo Miccoli), a Lecce l'ulteriore salto di qualità: Giacomazzi, Chevanton. Konan, Vucinic, Bojinov sono solo alcuni dei nomi che hanno reso blasonato il club giallorosso tra la fine degli anni novanta ed i primi duemila. Poi il passaggio da Bologna e Fiorentina, dove forse ha vissuto alcuni degli anni migliori del club viola e della presidenza Della Valle. Il suo ritorno, all'indomani dalla retrocessione, ha subito rappresentato una garanzia di qualità per futuro ed ambizioni. L'idea di voler fare un nuovo regalo alla propria terra è stata sin qui mantenuta: in questo biennio tra i cadetti non sono mancate le scommesse vinte. Una su tutte? Hjulmand, vero metronomo del centrocampo giallorosso, intelligente tatticamente e dai piedi buoni. Non è un caso che qualche club di Serie A si stia accorgendo di lui. E ci sono anche altri elementi. Per club come il Lecce generare utili e riuscire a ripartire, tra le varie cose, da 23 calciatori di proprietà e valorizzazioni, è un aspetto non secondario. La Serie A può essere affrontata col piglio giusto. 

Quindi Ciro Polito. Per lui vincere la C non era un mistero prima di Bari, essendo già stato protagonista con la Juve Stabia. Fiuto per gli affari, abile motivatore di giocatori e spogliatoio, intuito per le pedine giuste fanno di lui una figura emergente e che può avere un avvenire importante. Vincere anche in biancorosso non era né facile e né scontato. E per una Serie B da protagonisti sarà necessario replicare quanto di buono è stato fatto ad Ascoli. Una squadra che sembrava in caduta libera è riuscita con coraggio e idee a risalire la china e salvarsi direttamente. Per lui la stagione 2022/23 può valere un buon salto di qualità sul piano professionale. 

Sezione: Altre notizie / Data: Gio 12 maggio 2022 alle 20:15
Autore: Domenico Brandonisio
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