Mirco Antenucci, attaccante del Bari, parla così in conferenza stampa. Queste le sue dichiarazioni: 

201 GOL - "Quota 201 significa un percorso lungo di tanti anni, anche se questo traguardo non è un arrivo. Ho sempre cercato di segnare il più possibile per le squadre in cui ho giocato, senza però farne una fissazione. Mi alleno più per il risultato della squadra che per i gol, alla fine questi sono una conseguenza. Indimenticabili per me restano il gol segnato contro lo Spezia in rovesciata con la maglia della Ternana e quello con la Spal contro il Parma, anche in quel caso una mezza rovesciata". 

50 GOL CON IL BARI - "Mi fa piacere fare sempre più gol per questa maglia, anche se l'obiettivo primario lo conosciamo tutti: questo è il terzo anno qui, spero solo che i miei gol possano aiutarci a raggiungere questo obiettivo". 

L'IMPORTANZA DELLA SQUADRA - "Nel bene o nel male l'attaccante beneficia del gioco di squadra: quando le cose vanno bene l'attaccante fa gol, quando le cose non girano non è l'unico responsabile. A livello puramente realizzativo e di presenza ci sono sempre stato negli anni, ma se i risultati di squadra non ti accompagnano tutto viene visto sotto un'altra luce. Quest'anno le cose vanno bene e tutto il discorso sui gol e sulle prestazioni viene giustamente amplificato". 

L'ASSENZA DI BOTTA - "Botta mancherà, sappiamo che è un giocatore forte e di personalità, in quel ruolo è determinante per il nostro modo di giocare. Purtroppo queste sono cose che accadono nel calcio, dobbiamo adattarci. Abbiamo tanti giocatori bravi in rosa, chi lo sostituirà farà sicuramente bene". 

LA PAGANESE - "Speriamo di trovare un campo decente rispetto agli ultimi due anni così da poter svolgere una normale partita di calcio. Incontreremo un ambiente caldo e difficile, non sarà una partita facile. Ci stiamo preparando bene, se la nostra squadra fa quello che deve non ci sono problemi. Alla Paganese segnai la prima doppietta con la maglia del Bari, evoca dei bei ricordi". 

LA SUA CONDIZIONE - "Mi sento bene, sto smaltendo la botta presa domenica. Mi piace il modulo in cui giochiamo, mi piacciono le idee del mister. Sono sereno e fiducioso". 

CHEDDIRA - "Se può arrivare in alto dipenderà tutto da lui e dal suo percorso, ha delle qualità importanti a livello fisico, a livello di forza e di progressione. In questo ce ne sono pochi come lui. Gli auguro il meglio, ha grandi potenzialità, ma deve lavorare perché solo con il lavoro arrivano i risultati". 

LE PANCHINE - "E' successo e succede a tutti in carriera, prima o poi. Una rosa è di 25-26 ragazzi, l'importante è farsi trovare pronti lavorando duramente e in maniera serena. Il mister lo vede quando ci tieni e quando lavori seriamente, ha dato possibilità a tutta la rosa". 

IL RAPPORTO CON POLITO - "Il direttore lo conoscevo perché ci avevo giocato insieme a Catania. E' una persona schietta, è stato sincero fin dall'inizio. E' una figura importante per noi come riferimento, ci dà sempre consigli". 

IL GIRONE DI RITORNO - "Noi dobbiamo continuare per la nostra strada senza guardare gli altri. I gironi di ritorno sono storicamente più difficili in ogni categoria, poi la difficoltà di non giocare per un mese la hanno avuto tanti. Non giocare per un mese non è calcio". 

IL FUTURO - "Sono ancora giovane, vediamo in che condizioni finisco, poi ci sarà modo per pensare al futuro. Intanto dobbiamo mettere un tassello importante in questa stagione". 

Sezione: Bari / Data: Gio 27 gennaio 2022 alle 13:30
Autore: Antonio Bellacicco
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