Ad un certo punto la favola sembrava reale, che potesse compiersi davvero. Poi, però, ci si risveglia tutti sudati, delusi. E molto spaventati. Anche se soltanto un paio di anni dopo le cose sarebbero andate addirittura peggio del previsto. Cinque anni esatti fa, a Bari, si presentava in pompa magna Dato Noordin Ahmad, personalità descritta come uomo d'affari in Malesia e che avrebbe potuto disporre di quelle liquidità necessarie per fare finalmente dei biancorossi una grande squadra. A supportare l'operazione anche Gianluca Paparesta, all'epoca presidente del club biancorosso. Il Bari in quel momento militava in Serie B ed era in piena corsa per un posto in A, sia direttamente che tramite i playoff, annoverando calciatori importanti per la categoria: Sansone (poi passato da Cerignola e Casarano), Maniero (che ora fa le fortune dell'Avellino), Rosina, Valiani, un emergente Micai ma anche Di Cesare, difensore sempre presente oggi come allora. Calorosa l'accoglienza all'aeroporto, così come gli striscioni apparsi qualche giorno prima, in Bari-Cesena disputato in notturna. Ai molti non sfugge il famigerato 'Salamat Datò'. E quindi via con promesse e annunci. Tra questi, ecco il più clamoroso: "Tra 5 anni vorrei portare il Bari in Champions. Se ci crediamo, ci impegniamo, lavoriamo e uniamo le nostre forze, nulla è impossibile".

Il tutto davanti al sindaco Decaro e all'assessore allo sport Peteuzzelli, nella splendida cornice del Palazzo della Città Metropolitana. Con tanto di assembramenti di diverse decine di tifosi. Belle parole a cui non sono mai seguiti risultati (e supporti economici promessi, avrebbe dovuto rilevare la maggioranza delle quote societarie): dopo l'eliminazione dai playoff per mano del Novara, il malese fa perdere le sue tracce e Paparesta stesso esce di scena, facendo posto a Giancaspro. E il Bari? Campione lo sarà (ad oggi) soltanto in D, e dopo essere fallito nel 2018 per motivi economici e non solo. Ripensare oggi a quei momenti di sogni e di illusioni lascia perplessi: è stata una parentesi poco felice per il calcio pugliese e barese in particolare, già scottato da altre trattative saltate o mai del tutto accompagnate da propositi reali. Un'altra,  a proposito di stranieri, è quella con Tim Barton: anche qui striscioni e tante speranze, poi svanite nel nulla. Ma il presidente era Matarrese ed il Bari addirittura in Serie A. Correva l'anno 2009 e la vicenda non servì molto di lezione. Tutto questo mentre ora la squadra fatica in Serie C, sperando sempre ed ostinatamente in un futuro migliore...

Sezione: Bari / Data: Mer 14 aprile 2021 alle 09:00
Autore: Domenico Brandonisio
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