Lunga intervista al presidente del Bari, Luigi De Laurentiis, effettuata dai colleghi del Corriere dello Sport: il patron dei pugliesi ha ripercorso il suo insediamento in terra barese parlando, anche, delle difficoltà riscontrate nel corso del campionato.

"Il sindaco Decaro ha chiamato improvvisamente mio padre, mio padre ha chiamato me. Un bel trenino. La città è importante e noi da un po’ cercavamo un’altra squadra da acquisire. Ai primi dell’agosto 2018 mi sono ritrovato con il lavoro che mi esplodeva tra le mani. C’era da mettere in piedi una squadra intera, in poche settimane. Per fortuna l’inizio del campionato è slittato. Allo stadio abbiamo dovuto portare gli asciugamani, le panchine nuove. E assicurarci che le docce funzionassero. La Serie C? Ho vissuto l’inizio difficile di questa stagione con un’intensità che nel campionato precedente non avevo mai avvertito. Sarà perché siamo stati sempre in testa. Ora è tutto un altro stress e la Serie C è molto più complicata".

Il numero uno del club biancorosso è tornato anche sull'idea del Bari come brand: "Diciamo un percorso che ci auguriamo sia da ricordare. Stiamo costruendo e il Bari è un brand. C’è l’immagine e c’è il successo sportivo, ma anche i tifosi chiedono che il club abbia la prima oltre che il secondo. Intanto creiamo valore sul territorio, con le academy che raccolgono 2.400 bambini, con 22 scuole calcio affiliate. Stiamo migliorando tutte le aree della società, pian piano rimetteremo in sesto lo stadio insieme con il Comune. E il Bari apparirà come deve apparire".

Sezione: Bari / Data: Mer 09 ottobre 2019 alle 14:15
Autore: Christian Cesario / Twitter: @otherside1993
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