È il 26 giugno 2021, un giorno storico per il Foggia. Per la quarta volta nella sua carriera, all’età di 74 anni, Zdenek Zeman è tornato in rossonero.

A introdurre il neo-tecnico rossonero è Nicola Canonico, nuovo socio rossonero: “È una giornata per me molto importante, posso dire con gioia di aver portato il maestro a casa. Zeman non lo scopro di certo io, ho visto nei suoi occhi voglia di determinazione. In città si respira aria di affetto nei suoi confronti, ha tanti ammiratori sparsi per l’Italia e per il mondo anche perché si è messo contro i poteri forti. Dobbiamo rimanere con i piedi per terra, essere sereni perché è arrivato un maestro che insegna calcio da diversi anni, dobbiamo dargli la serenità e la possibilità di farlo lavorare con assoluta tranquillità. Non potevo fare una cosa più bella in questi giorni. Nella prossima settimana presenteremo pure il direttore sportivo. C’è da fare ancora tanto, però siamo pronti all’inizio di dure battaglie”.

Finalmente Zeman è tornato a Foggia: “Io avevo voglia di rientrare nel calcio - queste le prime parole del boemo in rossonero -, sperando nella fine del COVID e di rivedere il calcio vero con la gente. Serie A?  Andiamo piano piano, io sono venuto qui per fare un calcio propositivo, spernado che la società mi possa mettere a disposizione una squadra all’altezza. Non una squadra di nomi, ma gente che ha fame di arrivare, la mia ultima stagione qui era in C: sette giocatori giocano in Serie A. Purtroppo all’epoca la società non ebbe nessun vantaggio”.

Il maestro è tornato a casa sua: “Si dice che qui sono a casa, è l’ottavo campionato qui nonché il mio quarto rientro a Foggia. Qui ho avuto possibilità di lavorare bene e spero di averla anche in futuro. Foggia ha significato tanto per la mia carriera. Il primo anno abbiamo avuto tante difficoltà ad esprimerci, poi negli altri cinque anni ci siamo prese tantissime soddisfazioni. Io spero di poter dare altre soddisfazioni alla città, ai tifosi e alla società in primis visto che mi ha scelto. Devo loro qualche cosa”.

Qualche mese fa Zeman era tornato alla ribalta dopo un allenamento del Lavello, allenato da suo figlio: “Mio figlio fa l’allenatore da molto tempo, è riuscito a fare qualcosa di importante in questi anni. Negli ultimi due anni ho vissuto il calcio male, il calcio senza gente non ha senso e sono stato contento di tornare. Sperando che il virus non ci attacchi più”.

Il maestro non può non dimenticarsi di Pasquale Casillo, scomparso solo nove mesi fa: Casillo? Per me è stato il presidente più importante, che dava alla squadra e a me carica per poter fare meglio sempre”.

Qualcuno ha dato a Zeman dell’anziano. Il boemo ha dato una pungente risposta: “Io mi sento migliorato rispetto a quando ero giovane”.

Sezione: Foggia / Data: Sab 26 giugno 2021 alle 18:35
Autore: Francesco Ippolito / Twitter: @fraccio
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