Il prossimo 10 maggio è una data cerchiata in rosso sui calendari dei tifosi del Barletta. Quel giorno, infatti, la squadra di De Candia sfiderà il Rovato Vertovese nella finale della Fase Nazionale della Coppa Italia Eccellenza. Un appuntamento importante anche per Nicola Strambelli, autentico trascinatore dei biancorossi in questa stagione. Nel corso di “1503-Disfida in campo”, in onda su Teleregione, il fantasista ha tranquillizzato i tifosi in merito alle sue condizioni dopo l’infortunio occorso durante l’amichevole con il Bari: “Sto meglio, per fortuna il crociato è sano. Avevo temuto il peggio, nei primi riscontri vi era la probabilità della rottura del crociato. Fortunatamente è andato tutto bene, ci avviciniamo ad una partita importante in cui sono convinto che venderemo cara la pelle, aldilà della mia presenza. Ringrazio tutta la gente di Barletta per i messaggi e per la vicinanza, spero di farcela per poter regalare una vittoria alla piazza”.
Una finale raggiunta grazie alla rimonta contro il Giulianova in semifinale: “In campo avevamo sensazioni positive, andare sotto di due reti ti butta un po’ giù ma siamo una squadra di uomini e ignoranti (ride, ndr)”, ha ammesso Strambelli: “Ciò che è successo nell’intervallo ci ha dato qualcosa in più per la rimonta. Dopo la vittoria con il Giulianova, tutti ci hanno chiesto di vincere questa Coppa. I tifosi hanno fatto tanti chilometri e, dopo quello che hanno passato lo scorso anno, meritano un’altra gioia. Non abbiamo mai mollato, serviva una scintilla per riaprire la partita e siamo riusciti a raggiungere la finale. Ora andiamocela a prendere!”.
L’attesa per la finale è spasmodica anche per Strambelli e compagni: “Abbiamo recuperato le forze, stiamo bene insieme e non vediamo l’ora di entrare in campo. L’attesa non è bella ma non vediamo l’ora di scendere sul rettangolo di gioco e cercare di vincere. Paragone con il triplete di tre anni fa? Non lo sentiamo, era un campionato diverso. Ora tocca a noi, vogliamo far cambiare qualche foto nel sottopassaggio (ride, ndr)”.
La stagione della squadra di De Candia è stata da incorniciare. I due titoli fin qui ottenuti sono frutto di una costruzione oculata di una rosa capace di dominare il campionato di Eccellenza, nonostante il calo fisiologico dopo l’obiettivo raggiunto: “Non ci siamo mai accontentati, ci sta un calo fisiologico dopo la vittoria del campionato. Vincere tutte le partite è impossibile, anche per i club professionistici che giocano ogni tre giorni. Ho sentito tante critiche ad una squadra che ha fatto esultare tutta la città. Abbiamo sempre tenuto duro, siamo rimasti compatti e siamo andati avanti per la nostra strada perché la gente ci è sempre stata vicino. Facciamo parlare il campo, così come faremo il 10 maggio”.
In conclusione, Strambelli ha analizzato i prossimi avversari e ha rivelato le sue intenzioni sul futuro: “In questo momento ci stiamo allenando sulla componente atletica. Da lunedì entreremo nei dettagli per arrivare pronti al match. Abbiamo visto i risultati degli avversari ma ci interessano poco. Vogliamo toglierci un’altra soddisfazione per chiudere un cerchio iniziato il 18 luglio. Rimanere a Barletta? Ho un altro anno di contratto, qui mi trovo benissimo e la piazza mi è entrata nel cuore. A meno di eventuali scossoni, dovrei ripartire dal Barletta. Ho scelto questa piazza perché il presidente e il direttore hanno creduto in me e io non ho esitato. Avevo richieste in D ma ho accettato subito Barletta perché era una sfida e volevo godermi lo spettacolo del ‘Puttilli’ con questa maglia”.
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