Al netto delle discordanze sugli obiettivi (la società e Magalini avevano parlato di playoff o di lavorare per gli stessi, il mister di salvezza), c'è un Bari da modellare per Moreno Longo. E se sul piano del gioco nelle ultime sfide contro Sampdoria e Sassuolo qualche maggiore affinità si è notata (bene gli inserimenti di Lella e Manzari, nella speranza di trovare conferme in sfide in parità numerica), cosi come una lieve crescita del gruppo. Almeno sulla carta e per quanto si è visto sin ora, la squadra sembra assumere una piccola identità, con proposte di gioco chiare. A Genova è arrivata allo stesso tempo uno 0-0 che ha messo la parola fine sia alle partite consecutive con gol segnati che all'emorragia di quelli subiti. Quel penultimo posto in classifica (ultimo, senza penalizzazione del Cosenza) va però cancellato quanto prima per far si che questa premessa non lasci il tempo che trova. Perché alla fine quelli che contano sono sempre e comunque i punti in classifica. 

Tatticamente non sembra essere una squadra integralista. L'idea di base, certo, è stata quella di impostare la squadra col 3-4-2-1: una novità per la difesa, con interpreti spesso abituati negli ultimi anni a giocare con la difesa a quattro, ma i nuovi arrivi come Simic e Mantovani sono chiamati a rispondere a queste nuove esigenze. Longo che non ha escluso di poter ricorrere alla doppia punta (con Lasagna-Novakovich possibile tandem, in attesa del miglior Favilli se ci sarà). Ma soprattutto contro la Sampdoria è addirittura partito inizialmente col 3-5-2. La novità? Oltre ai due attaccanti citati, anche l'inserimento di tre centrocampisti centrali come Maita, Maiello e Benali. Nel successivo ritorno al 3-4-2-1 gli inserimenti di Lella (con Lulic) e Falletti (con Manzari, alle spalle di Lasagna) hanno dato da un lato ordine e dall'altro quel pizzico di imprevedibilità che alla squadra in questo avvio di stagione è mancata. E gli esterni? Favasuli, Oliveri e persino Sgarbi. Ma può essere davvero del tutto da scartare l'ipotesi di adottare un solo trequartista dietro le punte? Teoricamente no, perché sulla carta gli interpreti ci sarebbero per un 3-4-1-2. La morale è che il Bari può (anzi dovrà) essere estremamente 'camaleontico'. Con l'undici titolare di queste prime giornate che può essere rivisto, al netto della condizione dei rinforzi arrivati. 

Adesso la priorità, a partire dalla sfida contro il Mantova, dovrà essere quella di poter contare su un gruppo il più assortito e solido possibile. E Sibilli potrebbe tornare a disposizione già per la trasferta contro il Frosinone, in programma alla sesta giornata. Affinché la parola d'ordine - oltre ad intercambiabilità - sia soprattutto imprevedibilità. 

Sezione: Primo piano / Data: Mer 04 settembre 2024 alle 10:00
Autore: Domenico Brandonisio
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