Il responsabile dell’area tecnica Pantaleo Corvino e il direttore Stefano Trinchera si presentano in sala stampa per commentare il calciomercato svolto fino ad ora. 

Prende la parola il responsabile Corvino: “Voglio esprimere dei concetti per dirvi che ogni mercato porta a mettere in risalto le indicazioni e le linee guida che la società dà ai suoi manager. Quando arrivai ci dicemmo di voler essere un modello Empoli. Oggi l’Empoli è in B come prima squadra e come Primavera. L’intoppo può accadere. Dopo 5 anni, possiamo dire che stiamo cercando di creare un nostro modello. Per essere un modello, la società deve dare delle linee guida. Noi, con grandi sforzi, facciamo il nostro. Noi stiamo cercando di fare un calcio sostenibile e fare risultati. Siamo l’ultimo monte ingaggi della Serie A, non è facile stare al passo delle altre società che sono governate da fondi e sceicchi. Faremo tutto questo finché ci sarà forza e passione. Le forze tecniche che prendiamo, all’inizio, da parte dei tifosi, possono sembrare sconosciuti. Noi non possiamo giocare alla play station. Sono stato criticato sui vari Colombo, Piccoli e Krstovic. Poi abbiamo visto quello che hanno fatto. I nostri risultati hanno permesso di avere 23.000 abbonati. Chi si alza la mattina per aizzare i tifosi contro i protagonisti. Si inventano criticone, opinionista, ognuno fa il protagonista con pagine proprie per dire la sua. Si aspetta il giorno che piove. A noi quelli ci fanno sorridere. La nostra linea programmatica è quella di ringiovanire la rosa. Un ciclo è terminato, ne abbiamo aperto un altro. Non possiamo snaturarci, non possiamo seguire il modo di operare di altri club. Finché possiamo facciamo. In attesa che arrivi un fondo o uno sceicco, noi continueremo ad operare in questo modo perché ce lo chiede la società. Con questa politica di globalizzazione, il nostro territorio viene conosciuto da nord a sud. Noi rimaniamo sempre in un sano realismo. Vorremo che anche gli altri capissero il nostro messaggio. L’eccezionalità non è normalità. Non è normale, per i nostri parametri, restare per 4 anni consecutivi in Serie A. Dobbiamo restare uniti per colmare le distanze con altre società. Ci sono dei club viperizzati che attendono che piova. 

Tra primavera e prima squadra abbiamo fatto 15 operazioni, 9 in primavera e 6 in prima squadra. Avviamo fatto 11 cessioni in primavera e in prima squadra. Abbiamo fatto un gran lavoro. Non è finita qui, c’è ancora una settimana. Faremo quello che dobbiamo fare. In porta non abbiamo toccato nulla. In difesa, dopo la cessione di Baschirotto, abbiamo fatto 4 acquisizioni. Sono tutti giovani e alcuni anche nazionali. Il centrocampo è in abbondanza. Per scelte tecniche qualcuno è sul mercato. Chi c’è già non è migliorabile, nel senso che non possiamo prendere giocatori più forti. Noi abbiamo fiducia dei nostri ragazzi. Pensiamo che possano migliorare ancora tanto. Giocatori come Ramadani, Coulibaly, Kaba, Pierret e Berisha, ci crediamo. Sono predisposti per completare un centrocampo sui cui lavorarci. Per sostituire ognuno di questi dovremo andare su parametri a noi ignoti. Sala per esempio è una potenzialità. Oggi potrebbe arrivare con scetticismo domani potrebbe diventare certezza. Le scommesse che noi facciamo si possono vincere e perdere. Detto questo, le scommesse che abbiamo fatto non erano perse. Siamo ancora qui a completare un organico. Secondo qualcuno il Lecce, lo scorso anno ha avuto il peggior attacco. Il Lecce gioca con tre punte, due esterni e una prima punta. L’attacco del Lecce dello scorso anno, con i gol di Krstovic e degli esterni, ha fatto 20 gol. Abbiamo avuto il settimo attaccante del campionato. Non riesco a trovare esterni più forti di quelli che abbiamo con questi parametri. Si può discutere sul perché il Lecce abbia fatto pochi gol, ma non si può contestare l’attacco. Il Lecce sta tamponando anche in vista di una potenziale uscita a centrocampo. Gli abbonati portano solo 4 milioni di euro, buoni per acquistare un giocatore di Serie B. Il Lecce, dopo la cessione di Krstovic, ha comprato un giocatore per una somma che non ha mai speso”

Ora spazio alle domande dei giornalisti:

Quanto siamo vicini all’acquisto dell’attaccante: “Il Lecce non può permettersi di acquistare un altro attaccante con Krstovic in casa. Avevamo dei nomi ma non potevamo prima acquistare senza vendere. Abbiamo le idee chiare. Siebert non era appetito solo da noi, eravamo da 2 mesi sul giocatore. Era eravamo in silenzio. Se fosse uscito il suo nome, altri mi avrebbero messo in difficoltà. Lo avremmo chiuso 2 mesi fa ma aveva un costo e dovevamo avere un equilibrio. Contiamo di chiudere l’attaccante quanto prima”

Sul percorso che il Lecce sta facendo: “Pensare di poter fare di più non è realismo. Gli incassi dalle cessioni, dei diritti, del merchandising e degli abbonamenti hanno permesso di acquisire giocatori, di eliminare i debiti, di crescere in tema di strutture e attrezzature, di pagare i dipendenti e i calciatori. Siamo cresciuti tanto. I nostri tifosi sono cresciuti perché è cresciuto il Lecce. Se il Lecce fosse andato in Serie B, non sarebbe cresciuto. In questi 5 anni abbiamo fatto miracoli”

Sui giocatori in uscita: “All’epoca feci dei nomi e cognomi. Alcune situazioni si sono realizzate, altre non si sono ancora realizzate. Vuoi per scelta del giocatore, vuoi per scelta del club. Per alcuni sono arrivate le condizioni per andare via, per altri no. In previsione che qualcuno ancora possa partire, stiamo lavorando in prevenzione. Abbiamo fatto il nome di Sala, prenderemo un ragazzo del 2006 Milos Jovic e lo lasceremo nel suo club a giocare. Questa è la crescita”

Sui nomi della prima punta: “Non confermo e non smentisco”

Sezione: Primo piano / Data: Ven 22 agosto 2025 alle 13:51
Autore: Stefano Sozzo / Twitter: @stesozzo
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