Franco Sosa, centravanti della Virtus Francavilla, si racconta ai microfoni del Corriere dello Sport - edizione Puglia. Tra la voglia di ripartire, i rumors di mercato, il rapporto con la città e le ambizioni personali, l’attaccante argentino ha tracciato il bilancio dell’estate biancazzurra e rilanciato le sue sfide per la nuova stagione.

Franco Sosa, quanta voglia c’è di ricominciare?
«Tanta, troppa. Non vediamo l’ora di iniziare questo nuovo campionato, abbiamo lavorato duramente e ci stiamo preparando nel migliore dei modi. Saremo pronti».

Un’estate che l’ha vista al centro di tanti rumors di mercato, dopo la straordinaria scorsa stagione. È rimasto per provare a prendersi quanto perso lo scorso anno?
«Sì, sono rimasto qui per ambire a qualcosa in più dello scorso anno. Abbiamo disputato un buon campionato e nonostante tanti cambiamenti siamo comunque rimasti sempre in competizione nei piani alti. Siamo calati nella seconda parte di stagione, dopo una partenza incredibile ed è stato un peccato non centrare almeno i playoff, un traguardo che avremmo meritato».

Lo sa, lei è l’idolo della piazza. Quanto è importante sentirsi così amati? E poi, cos’è per lei la Virtus?
«La Virtus è la mia seconda pelle. Ho trovato e conosciuto un ambiente spettacolare, c’è una società ambiziosa che punta a tornare nel professionismo. La piazza mi fa sentire costantemente il suo calore ed è quello che mi riempie il cuore, anche nei momenti di difficoltà ci sono sempre stati accanto. Per noi è troppo importante avere i tifosi dalla nostra parte, sentire il loro sostegno incessante».

Superare il bottino dello scorso anno, il migliore della sua carriera in una singola stagione (16 gol), è una sfida difficile ma stimolante. È quello l’obiettivo personale?
«Sicuramente i numeri dello scorso campionato, dal punto di vista personale, sono stati importanti. Ma adesso si azzera tutto, inizia un nuovo campionato e quello che voglio è fornire prestazioni importanti. Devo continuare a lavorare in silenzio per migliorare ogni giorno e con più fame di prima».

Com’è andato il precampionato? Che tipo di gruppo sta nascendo?
«Abbiamo svolto un ritiro intenso e di alto livello. Si sta formando un gran bel gruppo, questa è la cosa più importante per me. Si è visto lo spirito di lavoro, di sacrificio che ha questa squadra, oltre alle qualità tecniche. E con questo abbiamo già una piccola, ma importante, base d’identità. Essere uniti sarà fondamentale per affrontare i momenti di difficoltà che fanno parte di una stagione».

E su Coletti cosa ci dice? Un bel martello…
«Mi piace la sua filosofia: ci fa giocare palla a terra, a momenti prendiamo dei rischi però siamo consapevoli che è questo il modo per mettere in difficoltà la squadra avversaria e fare arrivare la palla pulita a noi attaccanti».

Ma Sosa, nel privato, cosa fa?
«Durante la giornata passo il tempo con mia figlia e bevo il mate. E guardo un po’ di calcio argentino…».

Sezione: Serie D / Data: Ven 22 agosto 2025 alle 15:55
Autore: Giovanni Scialpi
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