La corsa salvezza si fa sempre più accesa, ma per chi dovesse retrocedere in Serie B c’è un’ultima “rete di sicurezza”: il paracadute. Si tratta di un contributo economico pensato per mitigare l’impatto della discesa di categoria, in particolare rispetto ai ricavi dei diritti televisivi, che calano drasticamente tra A e B.

Cos’è il paracadute e a quanto ammonta?

Il fondo complessivo è di 60 milioni di euro, da suddividere tra le tre squadre che scenderanno in B. Ma la cifra non è uguale per tutti: dipende da quante stagioni il club ha disputato in Serie A negli ultimi anni. In base a ciò, ogni retrocessa viene collocata in una delle seguenti fasce:

Fascia A: 10 milioni di euro – per le neopromosse che retrocedono dopo un solo anno di A.

Fascia B: 15 milioni di euro – per chi ha fatto almeno 2 stagioni di A nelle ultime 3.

Fascia C: 25 milioni di euro – per chi ha fatto almeno 3 stagioni nelle ultime 4.

Se la somma complessiva delle quote dovesse superare i 60 milioni, gli importi vengono ridotti proporzionalmente. Viceversa, se fosse inferiore, l’eccedenza resta nel fondo per l’anno successivo, fino a un massimo di 75 milioni.

Chi rischia e quanto può incassare?

Alla 35ª giornata, la lotta per la permanenza coinvolge ancora diversi club. Di seguito la classifica aggiornata (tra parentesi il possibile incasso da paracadute, in base alla fascia):

14) Cagliari – 33 punti (25 milioni, Fascia C)

15) Verona – 32 punti (25 milioni, Fascia C)

16) Parma – 32 punti (10 milioni, Fascia A)

17) Lecce – 27 punti (25 milioni, Fascia C)

18) Venezia – 25 punti (10 milioni, Fascia A)

19) Empoli – 25 punti (25 milioni, Fascia C)

20) Monza – 15 punti (25 milioni, Fascia C)

A pesare, quindi, non è solo il verdetto del campo, ma anche il passato recente nella massima serie. Un fattore che potrebbe incidere non poco nei bilanci della prossima stagione.

Sezione: Serie A / Data: Sab 03 maggio 2025 alle 10:27
Autore: Giovanni Scialpi
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