Schiaffo doveva essere alla A, nelle parole ed intenzioni del presidente De Laurentiis...e schiaffo è stato. I circa 26mila spettatori stanno li a dimostrarlo: a partire dalla sfida contro la Fidelis Andria mai al di sotto dei ventimila spettatori allo stadio 'San Nicola': segno di un entusiasmo che in città è ritornato più forte di prima e che ora bisogna assolutamente preservare. 

La Serie C che il Bari si lascia alle spalle è stata memorabile, trionfante: troppo più forti i biancorossi rispetto alle altre concorrenti e pazienza se il Palermo, ieri, ha comunque strappato tre punti che alla fine sono serviti per blindare il terzo posto. Ma adesso viene il bello e tante questioni andranno risolte: la multiproprietà in primis, poi sarà necessario rinforzare la squadra a dovere. La cadetteria attuale, rispetto a quella di quattro anni fa, è livellata verso l'alto con diversi club facoltosi ed organici competitivi. Cui alle volte non basta ciò per fare voce grossa: ne sa qualcosa il Parma, volendo anche la Reggina. Ma anche formazioni come Brescia e Benevento sono ancora lì per sperare di inserirsi nel lotto della promozione diretta. Quindi il Monza di Berlusconi, poi il Lecce (soltanto adesso più avvantaggiato rispetto alle altre), la Cremonese. 

Per questo non bisognerà farsi cogliere impreparati. La Serie C sta stretta alla piazza, ma in fondo era scomoda anche la cadetteria. Giusto doversi godere il ritorno ad una dimensione più consona al blasone biancorosso, ma la corsa non può e non deve certamente fermarsi qui. Ci vorrà un Bari protagonista e non comparsa. Per mantenere l'entusiasmo ma anche per riprendersi quello che è stato sottratto nel lontano 2011: allora si ruppe una favola, la speranza ora è quella di ricominciarne presto una nuova. 

Sezione: Bari / Data: Lun 25 aprile 2022 alle 20:15
Autore: Domenico Brandonisio
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