Rispetto al playoff contro il Cagliari si registrano 45mila spettatori in meno, ma il calo è vistoso anche se paragonato alla media spettatori che a Bari si garantiva dodici mesi fa: quando sugli spalti si era intorno ai trentamila, numeri da capogiro in B ed in quasi tutte le piazze di Serie A. Adesso, oltre al calo degli spettatori, anche la contestazione: ha fatto un certo effetto, ieri, vedere vuoti i tre petali centrali della Curva Nord. Anche se solo per 15', è una presa di posizione significativa.

Perché è accaduto? Come è potuto accadere? Come è stato possibile ridimensionare in questo modo la passione verso la squadra biancorossa? Intendiamoci: non sono i risultati il problema. Anzi, lo sono ma in questo caso in minimissima parte. Il vero problema nasce da una serie di promesse che non hanno avuto seguito nei fatti, da una comunicazione verso i tifosi inadeguata e che ha finito con l'innervosire anche quelli più accesi ed accaniti. I tifosi baresi di pazienza, forse mai come in passato, ne hanno avuta tanta. Da questo punto di vista la maturità c'è: in passato e sotto altre presidenze è bastato molto meno per far accendere gli animi, persino in categorie superiori ed in situazioni di classifica molto meno precarie e preoccupanti. Dopo l'11 giugno sarebbe stato giusto fare solo una cosa: rinforzare senza indugi una squadra che, ribaltando ogni pronostico, aveva dimostrato di essere forte, di essere poggiata su valori tecnici e soprattutto umani, di essere solida. Invece, andati via i prestiti ed i giocatori di maggior valore, non si è dato seguito alle promesse di investimenti e di reperimento di giocatori all'altezza dei partenti. Per ovvie ragioni, neppure sono piaciute altre questioni tecniche, su tutte l'addio di Mignani. Per modi e tempi. 

Una contestazione che ha trovato il favore di quasi tutta la piazza barese, come si può evincere sui social e sentendo un po' di persone in giro. Unica nota dolente, sicuramente, i tanti petardi gettati sulla pista d'atletica nel secondo tempo, che porteranno probabilmente ad una sanzione pecuniaria non indifferente. Mai come adesso il rapporto tra la piazza e la società dei De Laurentiis è ai minimi storici. Per ora soltanto un miglioramento nei risultati potrebbe portare il sereno. Di certo al momento c'è solo una cosa certa: così non va. E la speranza è che non seguano ulteriori iniziative simili a quella di ieri: vorrebbe dire che qualcosa sarà cambiata in meglio ed è quello che un po' tutti si augurano. 

Sezione: Bari / Data: Dom 22 ottobre 2023 alle 10:36
Autore: Domenico Brandonisio
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