George Bordeanu è uno dei tanti prospetti che voleva sfondare nel calcio, ma - purtroppo - è riuscito soltanto ad accarezzare questo sogno. Classe 1983, di ruolo portiere, nel 2004 dal Mar Nero - lui che è nativo di Costanza - si sposta nella regione della Moldova, precisamente a Bacău per giocare nel FCM (Fotbal Club Municipal) che all'epoca milita nella Serie A della Romania. Zero minuti, un prestito al CS Willy Bacău (Serie C romena) e poi il trasferimento in Italia con la famiglia per motivi lavorativi.

Il calcio non lo abbandona, anzi, fa un provino con la Cisco Roma - siamo nel febbraio del 2006 - che ha Paolo Di Canio come allenatore, ma è la chiamata della Pro Vasto (Serie D) a concretizzarsi per prima. Seguiranno due stagioni in C alla Virtus Lanciano e poi altrettante con il Frosinone, dove ha anche assaporato un po' di Serie B. Nel 2009, poi, diverse squadre di Serie A - si disse e si scrisse - erano sulle sue tracce; addirittura spuntarono fuori i nomi di Milan ed Inter. Ma non se ne fece nulla.

TUTTOcalcioPUGLIA ha intercettato ed intervistato in esclusiva Bordeanu che, sebbene sia tornato in Romania da qualche hanno - dove gestisce due attività con sua moglie - non ha mai smesso di seguire il calcio italiano. Soprattutto il girone meridionale di Lega Pro.

Sembra un campionato a senso unico col Bari in vetta. Dici che ci rimarrà fino a fine stagione? "Il Bari, come tutti sanno, è una grande piazza. Ogni anno, a prescindere dalla categoria in cui gioca, la tifoseria biancorossa chiede il massimo. Bello lo stadio,bella la società, con una grande storia. Quindi credo che questa squadra possa aggiudicarsi la promozione. Non dimentichiamo che sia il Foggia, il Palermo e anche il Catanzaro si giocheranno le loro la chance nei playoff. Personalmente tifo per il Bari anche perché ci sono Frattali e Bolzoni, entrambi miei compagni ai tempi di Frosinone".

Parlando nello specifico di giocatori romeni. Nel Girone C di Lega Pro ce ne sono pochissimi. Micovschi ad Avellino è il più famoso, poi c'è Iulius Marginean a Messina e l'italo-romeno Marcone a Potenza. "Micovski si è un bel giocatore e promette bene. Ma se scandagli gli altri gironi c'è il difensore del Padova Ilie Matei, la punta Daniel Birligea che è a TeramoEduard Dutu che gioca al Montevarchi ma è di proprietà della Fiorentina. In Italia ogni anno vengono fuori giocatori romeni promettenti: questo anche perché i loro genitori sono emigrati qui negli anni passati".

"In Romania - ammette Bordeanu - purtroppo dobbiamo ancora crescere come mentalità. Ci sono tanti giovani che potrebbero venire in Italia a giocare. Ma i nostri club li vincolano con contratti pluriennali e non li fanno nemmeno giocare!".

Il calcio quindi è rimasto solo un hobby per te? "In Italia, prima di andar via, ho conseguito il diploma di osservatore calcistico alla Sport Business Academy. Purtroppo qui in Romania lo scouting non è ancora molto diffuso e compreso, quindi - da ex portiere - faccio il preparatore per alcune società. L'anno scorso ero al Ceahlaul di Piatra Neamt (Serie C ndr.), quest'anno sono stato con Ianis Zicu allenatore (ex giocatore di Inter e Parma ndr.) all'Unirea Constanza in Serie B e in più alleno sempre nel settore giovanile del Ceahlaul. In futuro spero di continuare soltanto a fare lo scopritore di talenti".

Sezione: Bari / Data: Mar 19 ottobre 2021 alle 10:35
Autore: Renato Chieppa
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