L’ormai quasi certo approdo di Claudio De Luca sulla panchina del Brindisi implica, di riflesso, l’addio di Salvatore Ciullo: il tecnico salentino, fino a qualche settimana addietro, sembrava prossimo alla riconferma, invece le problematiche di natura societaria hanno fatto propendere la stessa verso una figura di “sintesi” che non fosse né Michele Cazzarò, voluto dal presidente Vangone, né lo stesso Ciullo, sostenuto dalla parte brindisina.

Ai microfoni di TUTTOcalcioPUGLIA.com, in esclusiva, Salvatore Ciullo ripercorre l’ultimo periodo:
“Con la società sono rimasto in contatto fino a pochi giorni fa: in precedenza, seppur ufficiosamente, ero stato anche riconfermato, dopo di che però ci siamo incontrati e ho esposto loro il mio pensiero che, per forza di cose, implicava un cambiamento di vedute rispetto al finire dello scorso campionato, quando abbiamo centrato la salvezza in condizioni sicuramente non semplici. Oggi sento dire che il Brindisi ha scelto un nuovo allenatore: anche se dovesse essere così, il mio legame con la piazza non cambia e non c'è assolutamente alcun cenno di polemica da parte mia”.

Quali sono stati i punti di discontinuità rispetto alle politiche societarie?
“Più che di punti di discontinuità, parlerei di problematiche interne che dovranno essere risolte dai soci: lo ripeto, seppur tra mille difficoltà, sento di aver svolto un lavoro eccezionale a Brindisi grazie soprattutto all’impegno dei ragazzi, capaci di adattarsi a tutti i ruoli pur di fornire un contributo importante. Sono convinto che ci saremmo salvati, anche qualora il campionato fosse terminato regolarmente”.

Parte del suo Brindisi non esiste più: la squadra, perciò, dovrà essere costruita ex-novo.
“Sicuramente si riparte in ritardo, anche perché lo zoccolo duro della scorsa stagione si è accasato in altre piazze. Io però a Martina venni ufficializzato poco meno di un mese prima dall’inizio del campionato (stagione 2014/15, ndr) e, nonostante il ritardo accumulato, facemmo un grande percorso”.

Mister, un saluto alla piazza di Brindisi.
“Mando un grande abbraccio alla città e un grosso in bocca al lupo, con o senza Ciullo. Mi sono realmente sentito gratificato, nonostante le tante difficoltà la piazza non ci ha mai fatto mancare il supporto. Il mio rammarico più grande è quello di essermi ritrovato, nel girone di ritorno, con una squadra priva di sette elementi e non rinforzata a dovere: Brindisi meritava, e merita, di più”.

E adesso cosa si aspetta dal futuro?
“C’è stato qualcosa, ma oggi per accettare un progetto serve soprattutto il massimo della serietà: non è sufficiente il lavoro quotidiano, si devono incastrare tante situazioni”.

Sezione: Brindisi / Data: Mer 12 agosto 2020 alle 18:00
Autore: Vito Salvatore Di Noi
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