BISCEGLIE-GALATINA 4-0

BISCEGLIE – Baietti; Taccogna, Di Fulvio, Gonzales, Ciurlo (20’ st Visani); Cifarelli (39’ st Scattarelli), Martinez (20’ st Mbodji), Martino; Lavopa (32’ st Castro); Senè, Lopez (30’ st Traorè). A disp. Centonze, Citro, De Luca, Ricchiuti. All. Di Meo.

GALATINA – Laureti; Candido, Monteduro (13’ st Signore), Giglio (27’ st Liguori), Vigliotti; Castrì, Vergara (27’ st Dell’Anna), Macrì, Avantaggiato; Martano (39’ st Joao Matos), Gonçalves. A disp. Russo, Longo, Miglietta, Lupo, Valentini. All. Longo.

ARBITRO – Vigilante di Taranto.

RETI – 14’ Vigliotti, aut., 21’ Lavopa; st 11’ Lopez, 38’ Taccogna.

BISCEGLIE – C’era la luna rossa ieri sera che splendeva sul Gustavo Ventura. E l’impatto cromatica, sotto le torri faro del Salsello era ancora più evidente perché sul rettangolo verde smeraldo i contendenti indossavano casacche nerazzurre da un lato, bianconera dall’altro. Per non dire delle stelle: su un versante quella nera del Galatina, dall’altro quella bianca del Bisceglie.

Che vince la contesa, l’ennesima di giovedì, al pari degli altri moschettieri della regina Eccellenza. Gli adriatici schiacciano i leccesi, anche al di là dei loro demeriti. La squadra di Alessandro Longo, infatti, esce definitivamente dal match solo dopo aver subito il terzo gol, più o meno dopo un’ora di gioco. A quel punto, sotto i colpi di Sené (pressione asfissiante del francese sul portatore di palla, affondo e cross basso perfetto per l’accorrente centravanti il cui piatto destro è implacabile: siamo all’11’ della ripresa) e di Lopez, i bianconeri alzano la candida bandiera della resa e finiscono per subire, sul finire del match, anche il quarto gol, con una deviazione aerea di Taccogna, che intercetta un cross di Castro dalla bandierina.

Il posticipo della tredicesima della Premier League del calcio pugliese comincia, come detto, sotto una luna bassa e incandescente, con le due avversarie disponibili al gioco. Pino Di Meo, forte di una panchina sontuosa (considerate anche le assenze dei lungodegenti Amoroso e Graziano), schiera Di Fulvio e Gonzales al centro della difesa, con Taccogna e Ciurlo terzini; Martinez e Martino curano la qualità in mezzo al campo, Cifarelli è il corridore, più avanti Lavopa è il fantasista. Sarà a lui a procurarsi e a trasformare in gol il calcio di punizione che al 21’ indirizza decisamente il match verso gli interessi dei padroni di casa: straordinaria la traiettoria bassa ad aggirare la barriera che inganna il portiere ospita. In attacco, Sené e Lopez. Proprio l’attaccante barese è una costante spina nel fianco dei galatinesi che soccombono già al 14’: cross dalla destra del “9” nerazzurro, improvvida quanto sfortunata deviazione di testa di capitan Vigliotti e gol che apre una voragine tra le contendenti.

Longo, dal canto suo, schiera Laureti in porta, Giglio e Monteduro coppia centrale di difesa, Vigliotti a sinistra; L’argentino Vergara è un “2” anomalo: un po’ difensore aggiunto, un po’ metronomo. Avantaggiato è il trequartista, forse eccessivamente defilato a sinistra, che crea più grattacapi alla retroguardia nerazzurra. Che resta, con i soli 7 gol subiti, la seconda miglior difesa del campionato, dopo quella della capolista Brindisi (6). Sarà proprio Avantaggiato a creare, al 28’ del primo tempo, l’occasione migliore per i suoi: Baietti è bravo nel tuffo (plastico) sulla sia sinistra a deviare in corner lo shoot che poteva riaprire la storia della gara. E l’estremo difensore biscegliese è bravo anche a togliere dal sette un calcio d’angolo dalla sua destra che Macrì aveva indirizzato, più o meno consapevolmente sull’angolo alto opposto.

Insomma, Bisceglie si conferma squadra solida, pragmatica, a tratti cinica, capace di inibire le fonti di gioco dell’avversario. Di Meo ritrova subito la retta via dopo i 2 punti lasciati sul sintetico di Mola. Per il Galatina ancora una sconfitta dopo quella interna col Maglie: in Eccellenza, di questi tempi, si fa presto a passare dall’ambizione di guardare in alto, alla preoccupazione di doversi guardare le spalle.

Sezione: Eccellenza / Data: Ven 07 novembre 2025 alle 16:07
Autore: Vito Prigigallo
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