Vittorio Galigani, ex direttore generale del Taranto, parla del momento attuale vissuto dal calcio italiano nel corso di un'intervista rilasciata a TuttoC.com: "C'è grande confusione. Carenza di comunicazione tra le istituzioni del calcio e quelle dello Stato. Gravina ha perso l’occasione per dedicarsi alle riforme. Aveva la possibilità di sviluppare il piano B e non lo ha fatto.  Non esiste soltanto la serie A anche se quello è il volano del calcio nazionale. Il muro contro muro non giova al sistema. Tutti vorremmo che si tornasse in campo da subito, per mille ed un motivo, non ultimo quello economico, ma primaria è la salvaguardia della salute pubblica. Il pericolo rimane immutato. Dybala ancora positivo dopo tanti controlli è più di un semplice segnale. Manca potere decisionale al vertice. Il Ministro Spadafora dimostra, con le sue esternazioni, di tenere in poca considerazione il pianeta calcio. Che pure rappresenta la terza forza finanziaria dello Stato."

Poi, a seguire, un focus sulla Serie C e sulla sua traballante condizione: "E' fuor di dubbio che la Lega Pro si debba fermare. Nessun club sarebbe in grado di far rispettare il protocollo. E poi la responsabilità penale ricadrebbe sui presidenti. Suvvia siamo seri. La quarta promossa? Ma si facciano i play off ad agosto o settembre. Qual è il problema. Slitterà l’inizio della prossima stagione, si dovranno eventualmente giocare più partite infrasettimanali, ma si eviteranno strascichi giudiziari e polemiche. Di fronte alla forza maggiore imposta dal virus ricorra, chi di competenza, alla modifica a tempo, di poche appropriate norme."

Sezione: EMERGENZA CORONAVIRUS / Data: Ven 01 maggio 2020 alle 18:15
Autore: Antonio Bellacicco
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