Un gol per tempo, con Di Pasquale che risponde a Pitarresi. Il Foggia non va oltre il pari (il terzo di fila) con il Picerno e i tifosi a fine partita storcono il naso: "Meritiamo di più" hanno cantato i 475 sostenitori rossoneri giunti in Lucania per il match di stasera.

La bella serata di sport sul terreno del Donato Curcio - stadio intitolato al presidente italo-americano dell’AZ Picerno (presente tra l’altro in tribuna) - si è aperta con i premi alla carriera a Zdenek Zeman e al picernese Stefano Casale, cresciuto proprio nel Foggia del boemo.

L’unica sorpresa tra gli undici titolari scelti da Zeman è Giacomo Volpe, che il boemo mette in campo per sostituire Alastra tra i pali. I primi minuti di gioco mostrano sostanziale equilibrio tra le due compagini, che con un costante botta e risposta riescono a creare una bella trama di gioco per i 1.100 spettatori presenti. La prima palla pericolosa è dei padroni di casa, che all’8’ sfiorano il gol del vantaggio con Gerardi: l’attaccante rossoblù devia di testa il cross di Reginaldo ma spedisce il pallone oltre la traversa. I melandrini approfittano di qualche errore dei satanelli e cominciano a prendere coraggio: al 42’ Gerardi entra in area di rigore, Martino prova a contrastarlo ma con una goffa scivolata prende in pieno le gambe dell’attaccante. L’arbitro non ha dubbi ed assegna la massima punizione: dal dischetto si presenta lo stesso Gerardi, che viene ipnotizzato da Volpe. Sulla ribattuta però prima di tutti si avventa Pitarresi, che non sbaglia e fa esplodere il Donato Curcio.

Nella ripresa Zeman prova a mischiare le carte al 55’ con una tripla sostituzione: Di Jenno, Rizzo Pinna e Vigolo per Garattoni, Gallo e Merkaj. E i risultati si vedono subito: tre minuti più tardi, sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Rocca, Di Pasquale - migliore in campo per la qualità degli interventi in gara - approfitta di una sponda e pareggia i conti con un colpo di testa. Supportati da 475 tifosi giunti dalla Capitanata, gli ospiti spingono in avanti e pochi minuti più tardi sfiorano il gol del raddoppio con Ferrante, che sotto porta conclude poco a lato. Al 60’ Zeman è costretto a far uscire Rocca, uscito malconcio dopo uno scontro con Terranova: al posto della mezzala il boemo inserisce Garofalo. Una decina di minuti dopo è il turno di Vigolo: sorprende alle spalle Allegretto, ruba palla al centrocampista rossoblù e conclude in porta, trovando però la parata di Viscovo. Al 78’ Sciacca chiude in scivolata il pericoloso contropiede di Terranova. Ma negli ultimi minuti le due squadre, avvolte nella stanchezza, non riescono a trovare varchi liberi. L’ultima occasione arriva al terzo minuto di recupero, con Vigolo che vede uno spazio e si inserisce tra i due centrali avversari: l’attaccante riceve un cross, lo controlla di tacco e di testa prova a scavalcare Viscovo, ma il colpo è debolissimo. Dopo quattro minuti e mezzo di recupero, il direttore di gara decreta la fine del match: il Foggia esce dal Donato Curcio con un solo punto e sale a quota 18.

Sezione: Foggia / Data: Sab 30 ottobre 2021 alle 19:22
Autore: Francesco Ippolito / Twitter: @fraccio
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