Novembre da ricordare per Filippo Tuzzo. Il classe 2001 si è preso nelle ultime settimane la scena in casa Foggia. “Deve essere più determinante sotto porta, ma è un calciatore che mi piace” così lo aveva battezzato Zeman in conferenza stampa prima del match con la Vibonese. Detto, fatto. Non ha perso tempo l’esterno nato a Verona che ha voluto dimostrare al suo allenatore di potersi giocare le chance da titolare in questa squadra. E il boemo per i giovani ha sicuramente un occhio diverso da quello degli altri allenatori. Lo dice la sua storia.

Tuzzo è cresciuto nel settore giovanile della squadra della sua città, il Chievo Verona per poi passare quest’anno al Foggia dopo il fallimento dei clivensi e la mancata iscrizione al campionato di Serie B. Nelle prime quindici partite aveva collezionato soltanto 6 minuti, in occasione del match con la Fidelis Andria in Coppa Italia di Serie C. E probabilmente aveva anche pensato a un trasferimento a gennaio.

Con la Paganese, al tredicesimo turno di campionato, ecco la sorpresa: scelto dal primo minuto e per 80’ in campo. Stessa situazione si è verificata con Catania e Campobasso, anche per gli infortuni degli altri esterni. Domenica è arrivato il primo gol con la Vibonese, che va a chiudere il cerchio di una serie di prestazioni in crescendo. Tuzzo a piccoli passi si è preso il posto da titolare e ora , dopo la prima rete tra i professionisti, non vuole più lasciarlo.

Sezione: Foggia / Data: Gio 02 dicembre 2021 alle 09:45
Autore: Davide Abrescia
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