Taranto, il giocatore dell'anno: Francesco De Giorgi, l'ultimo ad arrendersi

E’ stato uno l'ultimo ad arrendersi nella disastrosa stagione rossoblù nel campionato di Lega Pro: Francesco De Giorgi, vice capitano del Taranto nella stagione 2015/2016, è stato uno degli ultimi a mollare la presa prima dell’amara retrocessione degli ionici.

Il 27enne terzino destro, attualmente in forza alla Fidelis Andria di Aldo Papagni, fu ingaggiato dal Taranto il 29/11/2015, quando i rossoblù erano ingaggiati nella lotta alla promozione contro la Virtus Francavilla di Antonio Calabro, nel campionato di Serie D. Il Taranto, in quella circostanza, dovette accontentarsi del secondo posto, a sole tre lunghezze dalla squadra brindisina: i playoff, poi, non portarono i risultati sperati con i pugliesi che furono sconfitti dal Fondi.

Nonostante l’amarezza legata al mancato raggiungimento della promozione, De Giorgi ha voluto continuare il suo percorso di crescita con la maglia rossoblù: la domanda di ripescaggio, presentata dai presidenti Zelatore e Bongiovanni, permisero al Taranto di tornare nel calcio professionistico dando la possibilità al difensore nativo di Maglie di mettersi in mostra nella Lega Pro – Girone C.

Vice capitano dei rossoblù, Francesco De Giorgi ha collezionato 34 presenze nella passata stagione, realizzando due reti importanti contro Reggina e Foggia: la prima marcatura permise al Taranto di passare, temporaneamente, in vantaggio allo stadio “Oreste Granillo” di Reggio Calabria; la seconda rete, forse la più importante, fu realizzata, allo “Iacovone”, nel derby vinto per 2-0 contro il Foggia. Quel gol, siglato sotto la Curva Nord, fu l’illusione di uno scenario diverso per il Taranto: vittoria, all’esordio, di Ciullo sulla panchina ionica, l’apoteosi del pubblico di fede tarantina e l’entusiasmo ritrovato, con una salvezza da conquistare.

Sappiamo tutti, poi, com’è andata a finire la stagione del Taranto, con un’amarissima retrocessione diretta in Serie D ma, De Giorgi, è stato il giocatore che ha dato davvero tutto affinchè la squadra della città dei due mari potesse rimanere nei professionisti: l’ultimo ad arrendersi, colui che ha percorso chilometri e chilometri di campo e che ha sempre dimostrato l’attaccamento alla maglia del Taranto, giocando spesso e volentieri anche da infortunato.