Ramadan-i terminato. No, non è un errore: è un gioco di parole. Di quelli belli. Una rete ha interrotto due lunghissimi digiuni: quello personale di Ylber Ramadani – che non segnava da 519 giorni – e quello del Lecce, che non vinceva dal 31 gennaio contro il Parma e che, nel 2025, non aveva ancora mai esultato al Via del Mare. Uno scontro diretto che sembrava potesse cambiare la stagione, ma che ha invece anticipato nuove sofferenze. 

Ora, però, non è il momento di pensare al passato. Il Lecce ha vinto. E questa è, senza dubbio, la notizia più importante. I tre punti ridanno ossigeno a una squadra, a una società, a un popolo. La permanenza in Serie A è ancora possibile, ma tutto si deciderà negli ultimi 90 minuti. Forse. Perché lo spettro di uno spareggio – come quello tra Spezia e Verona nel 2022/23 – non è da escludere.

Sulla strada dei salentini si stagliano nomi familiari: D’Aversa, Di Francesco, Baroni. Tre ex. I primi due alla guida di Empoli e Venezia, impegnati rispettivamente contro Verona e Juventus. Il terzo, proprio Baroni, sarà l’ultimo ostacolo del Lecce, alla guida della Lazio. Lui, che salvò i giallorossi a Monza il 28 maggio 2023, ora potrebbe negare una nuova gioia. Il calcio, in fondo, è anche questo: strano, circolare, crudele e poetico allo stesso tempo.

La squadra, intanto, ha già iniziato la preparazione con un allenamento mattutino al Via del Mare. Domani è previsto un giorno di riposo, poi si tornerà a lavorare mercoledì in vista del match dell’Olimpico. La partenza per Roma è fissata per giovedì mattina, con arrivo al Mancini Park Hotel, quartier generale per le ultime sedute pre-partita.

L’aritmetica è complessa, gli incastri infiniti. Ma per il Lecce la via è una sola: vincere e sperare. Ramadani ha riacceso la luce: ora serve il colpo finale per trasformare una stagione sofferta in una storica, indimenticabile, terza salvezza consecutiva.

Sezione: Primo piano / Data: Lun 19 maggio 2025 alle 17:38
Autore: Giovanni Scialpi
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