Yves Gnago, il Lukaku della Serie D è ufficialmente del Gravina.
E no, non è un accostamento casuale: stesso ruolo, stesso fisico imponente. L’ivoriano pesa 90 kg distribuiti su 189 cm d’altezza. Il secondo nome? Gnegnene, che in lingua locale significa “uomo forte”. Una definizione che gli calza a pennello.

Arriva in Italia nel 2013 con un visto per motivi di studio: frequenta Economia a Verona. Ma i problemi economici lo costringono a lasciare l’università e a buttarsi nel mondo del lavoro. Fa il lavapiatti, poi finisce in fabbrica ad assemblare box per dieci ore al giorno. La sera si allena, la domenica gioca. Perché il calcio, per lui, è sempre stato più di una passione. È cresciuto con il pallone tra i piedi nei tornei in Costa d’Avorio, dove il calcio è ovunque.

Proprio in quegli anni difficili decide di tentare un provino col Treviso, allora in Promozione. Lo prendono subito. E da lì inizia la scalata: Mestrina, Istrana, Sacilese, Abano, Portomansuè. A luglio 2020 la svolta: Roberto Vecchiato, che ha ritrovato quest'anno all'Adriese, lo porta con sé alla Manzanese. Poi Arzignano, con cui vince la Serie D grazie a un gol decisivo, durante l'ultima giornata, allo scadere contro la Clodiense.

Negli ultimi due anni mette insieme numeri importanti: 27 gol e 16 assist tra Adriese, Treviso e Luparense. Ora la nuova sfida si chiama Gravina. Un club che ha rischiato di non iscriversi al campionato e che invece oggi sogna in grande, costruendo con pazienza una squadra solida e ambiziosa. Con Ragno in panchina, la conferma di uomini chiave e l’arrivo di innesti mirati come Gnago. A Gravina, ora, si fa sul serio.

E chi meglio di Yves, che ha lottato tutta la vita per arrivare fin qui, può incarnare questo spirito? Uomo forte, dentro e fuori dal campo.

Sezione: Serie D / Data: Mer 30 luglio 2025 alle 21:42
Autore: Giovanni Scialpi
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