Chi ha lasciato lo stadio al 90’ ha perso qualcosa che non tornerà mai più. Perché la notte di San Siro, quella del 4-3 contro il Barcellona, non è solo una semifinale di Champions League: è un frammento di eternità. L’Inter elimina i blaugrana al termine di una doppia sfida leggendaria (13 gol in due partite), e conquista la sua settima finale europea, la seconda in tre anni. A decidere tutto è Davide Frattesi, nel cuore dei supplementari, dopo che Acerbi aveva acciuffato i supplementari nel momento più buio. È la notte in cui il popolo nerazzurro ha riscritto il mito della "pazza Inter", e l’ha scolpito a lettere d’oro.

La partita comincia con il solito incubo chiamato Lamine Yamal, ma l’Inter regge. Bastoni, Dimarco e Mkhitaryan lo contengono, mentre il piano di Inzaghi prende vita: verticalizzazioni, corsa e ampiezza. Al 21’, dopo una splendida azione orchestrata da Barella e rifinita da Dimarco, è Dumfries a servire il cioccolatino per Lautaro: 1-0 e San Siro esplode. L’Inter si galvanizza e, poco dopo, raddoppia. Lautaro si conquista un rigore, Çalhanoglu spiazza Szczesny e fa 2-0. Prima dell’intervallo, tensione alle stelle per uno sputo di Iñigo Martínez ad Acerbi: il Var non interviene, la partita resta rovente.

Dopo l’intervallo il Barcellona cambia pelle. Eric Garcia accorcia con un destro al volo all’incrocio, Dani Olmo pareggia sei minuti dopo con un colpo simile. In mezzo, un Sommer monumentale nega il 2-2 a Garcia, ma l’inerzia è tutta catalana. Il Barça conquista campo, calci d’angolo, e infine al minuto 88’ trova il 3-2 con Raphinha: ribaltone completato. San Siro trema. Ma proprio quando tutto sembra perso, Dumfries inventa l’ennesima corsa disperata, crossa e sul secondo palo sbuca Acerbi, che insacca il 3-3: supplementari!

Nei tempi supplementari l’Inter ha più benzina, più cuore, più fede. Al 99’, Taremi serve Frattesi in area: sinistro secco, 4-3, il gol che fa impazzire un intero stadio. La seconda metà dell’extra-time è un’esercitazione di resistenza mentale: Sommer salva su Yamal con una parata che rievoca quella su Messi del 2010. Gli ultimi istanti scorrono al rallentatore, ma alle 23:39 il boato finale scuote Milano: l’Inter è in finale di Champions League.

Quattro giorni d’oro per la dinastia Inzaghi: Pippo torna in Serie A con il Pisa, Simone si prende la seconda finale europea da tecnico nerazzurro. L’Inter ora guarda a Monaco di Baviera, dove il 31 maggio affronterà una tra Arsenal e PSG. Ma per chi era a San Siro, il viaggio è già storia.

Sezione: Primo piano / Data: Mar 06 maggio 2025 alle 23:56
Autore: Francesco Ippolito / Twitter: @fraccio
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