La travagliata stagione del Lecce è culminata con il rigore realizzato a Monza da Colombo, scoccava il 101' quando veniva realizzato il gol che significava salvezza. Un traguardo fondamentale per tutto il progetto giallorosso, che potrà ripartire da basi solide. Uno dei punti di riferimento del Lecce che verrà, e di quello che è stato quest'anno, sarà Federico Baschirotto, che ha parlato così a Cronache di Spogliatoio: "Appena è finita la partita, sono corso ad abbracciare Lorenzo Colombo. È fatta! Siamo salvi e il prossimo anno giocheremo ancora in Serie A! Mi sono lasciato andare alle emozioni e mi sono messo a piangere. Alla prima stagione le ho fatte tutte da titolare, a dicembre ci davano tutti per spacciati… e invece eccoci qui. Abbiamo fatto qualcosa di incredibile: ho guardato indietro, agli anni bui, dimostrando al mondo che anche partendo dal basso ce la puoi fare. Abbiamo dato speranza a un popolo. Dedicandosi al sacrificio e al lavoro si possono raggiungere obiettivi inimmaginabili. A metà stagione abbiamo avuto un periodo difficile, con incomprensioni con i nostri tifosi: è stato giusto così, se non ci fossero stati diverbi avrebbe significato che nessuna delle due parti ci teneva. Spero di aver trainato il gruppo: la scorsa estate, sentivo delle mancanze. Dopo ogni allenamento mi fermavo a fare tecnica. Pian piano anche i miei compagni mi chiedevano se potessero restare con me. Alla fine, siamo in 10 che ogni volta ci mettiamo lì per migliorare”.

Il roccioso difensore del Lecce ha poi raccontato un curioso retroscena sulla sua convocazione in Nazionale per il pre-raduno in vista delle Final Four di Nations League: "Dopo la salvezza con il Lecce, giocando a Monza ci siamo fermati a Milano per festeggiare. Ieri a pranzo avevo un appuntamento fissato con il mio procuratore. Mentre uscivo da un negozio, verso ora di pranzo, sento vibrare il telefono. Guardo ed era un numero che non avevo in rubrica. Mi stavano chiamando in tanti per congratularsi per la permanenza in A, poteva essere pure la Tim… mentre fisso lo schermo, la chiamata finisce. Penso: «Vabbè, se è qualcosa di importante mi richiameranno». Dopo due minuti, sempre lo stesso numero che mi chiama. Rispondo: «Pronto Baschi, sono il mister». Vuoto totale: la voce di Baroni la so riconoscere, la sento ogni giorno! Poteva essere qualche vecchio allenatore che voleva complimentarsi. Gli chiedo: «Mister chi?’. Risponde: «Sono mister Mancini’. Che figura: «Oddio mister… salve… scusi». Mi dice: «Voglio farti i complimenti per la salvezza che avete conquistato e dirti che ti ho convocato per il pre-raduno della Nations League. Vorrei sapere se sei disponibile per venire». Io? Disponibile? Ditemi dove e quando, vado anche a piedi!”.

Sezione: Primo piano / Data: Mer 31 maggio 2023 alle 12:00 / Fonte: calciolecce.it
Autore: Antonio Specchio
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