Un’impresa, di quelle che resterebbero alla storia. Solo così il Cerignola potrà continuare il suo sogno, la batosta del “Monterisi” è ancora fresca e sa di eliminazione, ma a Pescara restano ancora novanta minuti di speranza, a cui dare un senso, quantomeno per onorare una stagione che resterà comunque indelebile negli annali gialloblù. Un 4-1 da ribaltare in un “Adriatico” dalle 20mila presenze, un’impresa che sembra impossibile, da tentare con orgoglio e dignità.

Si riparte dalla prima ora di gioco dell’andata, disputata a grande livello al cospetto di un Pescara apparentemente in difficoltà, prima di mettere a segno quattro gol in venti minuti.
La storia ha dimostrato che certe rimonte non sono impossibili: lo sa bene il Cerignola, vittima della remuntada del Foggia due anni fa, la più clamorosa di sempre nei playoff di Serie C. In riva all’Ofanto si spera che il destino possa definitivamente ricucire le ferite di quella notte del 22 maggio 2023.
Un’impresa per evitare un’eliminazione che sembra già scritta, i ragazzi di Raffaele non avranno nulla da perdere, per questo le scelte del tecnico sono un rebus. L’impressione è che sarà un Cerignola a trazione anteriore, con tre se non quattro calciatori offensivi già dal primo minuto. Ci si affiderà, probabilmente, sin da subito all’artiglieria pesante, a differenza di quanto accaduto all’andata, con Cuppone-Salvemini-Achik o Volpe in un 3-4-3 arrembante per tentare il tutto per tutto e scardinare le certezze di un Pescara con la testa in parte rivolta già alla finale, per quanto Baldini voglia che la sua squadra giochi come se si fosse in totale equilibrio. Per i pugliesi la difesa a tre resta il riferimento, a centrocampo mancherà lo squalificato Capomaggio, per lui un turno di stop, Visentin e Romano ci saranno pur non essendo al meglio.
Possibili rotazioni, invece, per i biancazzurri, retroguardia in emergenza: out Brosco, a mezzo servizio Pellacani, in dubbio anche la presenza dell’esterno offensivo ex Bari Cangiano.

Sezione: Serie C / Data: Mer 28 maggio 2025 alle 16:17 / Fonte: Antonio Specchio
Autore: Leonardo Custodero
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