Calma piatta in casa Gravina. Dal 22 maggio – giorno dell’incontro con il Sindaco Fedele Lagreca – non si registra nessun passo in avanti: l’attuale società pare intenzionata a consegnare il titolo nelle mani del primo cittadino. Ci sono degli step fondamentali, in ogni caso, per dare continuità al progetto. In attesa di eventuali risvolti, l’attuale dirigenza sta lavorando alacramente per ottenere tutte le liberatorie dei calciatori entro il 30 giugno per iscrivere la squadra al prossimo campionato.

Il futuro, dunque, si gioca su più tavoli proprio alla soglia della decima stagione in Serie D, categoria da difendere a tutti i costi per non cadere nuovamente nel dimenticatoio. Dal 2016 in poi, anno in cui i murgiani hanno portato a casa il campionato di Eccellenza, il club ha saputo costruire una piccola tradizione tra salvezze insperate, stagioni tranquille e qualche campionato da mina vagante. Come nella stagione 2016-2017 chiusa al quarto posto in piena zona playoff da matricola.

Altri tempi. Il modello Gravina, in quegli anni, era un esempio virtuoso: ventidue imprenditori locali uniti in un progetto condiviso e radicato nel territorio. Una realtà che aveva fatto scuola nel panorama dilettantistico e non solo, attirando le luci della ribalta. Purtroppo, però, quel modello si è progressivamente sgretolato, fino a naufragare nelle difficoltà delle ultime stagioni e nei problemi attuali della società che ora chiede aiuto. La piazza incrocia le dita, ma l’impressione è che sarà l’ennesima estate calda per il Gravina. E non solo per i gradi sulla colonnina di mercurio.

Sezione: Serie D / Data: Mer 28 maggio 2025 alle 16:18 / Fonte: Massimiliano Dipasquale
Autore: Leonardo Custodero
vedi letture
Print