Nonostante il Bisceglie sia retrocesso in Serie D, non sono mancate le buone prestazioni di chi la porta dei nerazzurri ha provato a difenderla con le unghia e con i denti. Stiamo parlando di Angelo Casadei che, intervistato in esclusiva da TUTTOcalcioPUGLIA.com, ha tracciato un bilancio dell’ultimo campionato.

Riavvolgiamo il nastro della stagione. Partiamo dal verdetto: il Bisceglie è in Serie D.
“Un verdetto amarissimo, ha rispecchiato l’intera annata. Eravamo partiti bene, poi c’è stato un problema societario, il presidente ci ha ripensato e ci siamo rimessi in carreggiata. Ha fatto di tutto per farci disputare i play-out, ma alla fine non siamo riusciti a regalargli la salvezza che ci auspicavamo. L’impegno da parte nostra c’è stata, nonostante tutti i problemi, e nell’ultimo periodo anche da parte della società. Che peccato”.

Eppure ai nastri di partenza si parlava del Bisceglie più forte degli ultimi anni.
“Per fare bene in un campionato, soprattutto in C e con i giovani, c’è bisogno di programmare bene l’annata. E poi di avere equilibrio mentale, di tutto l’ambiente: dai calciatori allo staff, passando per dirigenza e tifoseria. Siamo partiti forte, poi c’è stato un momento di rottura tra il club e i nostri sostenitori: si è cercato di rimediare, ma poi è arrivato il covid. E poi i tre allenatori… Insomma, non ci siamo fatti mancare nulla. Ma non deve essere un alibi questo, tante colpe le abbiamo anche noi calciatori”.

Ci parli dei tre allenatori?
“Io faccio il calciatore, se la dirigenza ha ritenuto opportuno esonerare gli allenatori questo è compito loro. Con Vanoli siamo partiti bene, poi c’è stato Pochesci a cui piace il calcio offensivo ma la rosa, molto giovane, non era ancora predisposta a questo tipo di atteggiamento. E poi è arrivato Mancini”.

Il futuro?
“In questo momento mi alleno a casa. Spero arrivi presto una chiamata, credo di aver fatto una buona annata dal punto di vista personale. Sono disposto ad ascoltare tutti, accetto volentieri qualunque sfida”.

Sezione: BISCEGLIE / Data: Ven 10 luglio 2020 alle 18:15
Autore: Dennis Magrì / Twitter: @magriden
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