In tempi di Settimana Santa, parlare di resurrezione assume ancor più valore: è quanto accaduto al Fasano nel corso degli ultimi due mesi, letteralmente risorto rispetto al disastroso cammino della prima parte di campionato. 18 punti in 11 partite, frutto di quattro vittorie, sei pareggi e di una sola sconfitta è il bottino dei biancazzurri che ora sperano addirittura nella salvezza diretta, obiettivo complicato ma quantomeno possibile, considerando che qualche mese fa parlarne era perfino utopistico.

La metamorfosi fasanese è iniziata dal mese di dicembre, quanto oltre all’avvicendamento in panchina con Costantini al timone in sostituzione di Catalano, in 16 hanno salutato la Selva e in 15 sono giunti alla corte biancazzurra, molti di questi ultimi scovati in Sudamerica e nelle categorie regionali. Tanto lo scetticismo, ma dopo un’iniziale fase di assestamento, la squadra di Costantini, anch’egli ritenuto dai più inesperto per poter condurre la squadra alla salvezza, ha letteralmente svoltato.

L’obiettivo è tutt’altro che raggiunto: il dodicesimo posto, che significa salvezza diretta, è al momento condiviso con l’Aversa che però, rispetto al Fasano, ha due gare in meno. Il Fasano, però, è fermamente convinto di riuscire nell’impresa: d’altronde, sperarci dopo i risultati conseguiti negli ultimi due mesi, non è soltanto auspicabile, ma addirittura doveroso.

Sezione: FASANO / Data: Mar 30 marzo 2021 alle 15:00
Autore: Vito Salvatore Di Noi
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