Da un paio di settimane i tifosi del Foggia stavano organizzando la prima trasferta stagionale: una tranquillissima amichevole al Maurizio Siega di Tarvisio contro il Pordenone guidato da Mimmo Di Carlo.

Pullman organizzati e alberghi prenotati: per i tifosi sarebbe stata una buona occasione per vedere la prima uscita del nuovo Foggia targato Roberto Boscaglia e soprattutto per trascorrere un giorno di vacanza in compagnia di amici e della propria squadra. "Sarebbe" perché come è ben noto la Questura di Udine ha disposto l'obbligo di giocare l'amichevole a porte chiuse per motivi di ordine pubblico. 

La stessa Questura, raggiunta dai colleghi di Mitico Channel (leggi qui), non ha fornito chiarimenti. Anzi: ha invitato i giornalisti a rivolgersi al Pordenone. Il club friulano tuttavia è rimasto spiazzato dalla risposta della Questura: "Non sappiamo perché - si legge su Mitico Channel - vi abbiano detto di contattare noi. Abbiamo ricevuto, come peraltro il Foggia, la comunicazione della Questura circa la necessità di svolgere la partita a porte chiuse per motivi di ordine pubblico. Abbiamo chiesto ulteriori chiarimenti, insieme al Foggia Calcio, ma non ci sono stati forniti. Non abbiamo insistito ulteriormente per non creare problemi. Ci atteniamo a quanto prescritto dal Questore". Tra l'altro tra le due tifoserie non esiste la minima rivalità, visto che Foggia e Pordenone fino ad oggi non si erano mai incontrate nel corso della loro ultracentenaria storia.

Ma i tifosi rossoneri - in tutta risposta - non si sono arresi davanti a questo assurdo provvedimento, presentandosi ugualmente in Friuli Venezia-Giulia. D'altronde l'obbligo era di giocare l'amichevole "a porte chiuse" e non esisteva alcun divieto di trasferta. E i foggiani hanno rispettato tale disposizione, rimanendo fuori al Maurizio Siega e supportando la propria squadra del cuore con numerosi cori, senza neanche guardare la partita dagli spalti. 

Una riflessione però rimane d'obbligo: provvedimenti di questo tipo vanno indubbiamente a distruggere la bellezza del calcio. Le tante chiacchiere delle istituzioni in epoca Covid-19 sul «calcio senza tifosi» dove sono andate a finire? Forse è arrivato il momento di prendersi qualche responsabilità: tanto vale non costruire il settore degli ospiti negli stadi, visto che d’ora in poi vedremo sempre più trasferte vietate. E quante ce ne saranno nel corso del prossimo campionato di Serie C

Sezione: Foggia / Data: Sab 30 luglio 2022 alle 18:00
Autore: Francesco Ippolito / Twitter: @fraccio
vedi letture
Print