Continua il racconto di mister Liverani ai microfoni di Canale 85. Il tecnico svela i suoi hobby ed il rapporto con la città ed i tifosi. Si proietta già nel futuro, pensando a come sarà il Lecce il prossimo anno nella massima serie. Con gli ingredienti giusti, la salvezza potrà essere raggiunta.
La città di Lecce, i suoi hobby ed il rapporto con la piazza: “Io vivo la città, è bellissima e vivibilissima, persone educate anche nella passionalità. Io vivo normalmente, ho una passione che è il paddle. Quando ho la possibilità di staccare mi rifugio in questa attività. Mi piace anche il tennis ed il cinema. Il Duomo di Lecce è qualcosa di straordinario, la prima volta sono rimasto impressionato. Vivo la città con serenità senza apparire molto. Piano piano il rapporto con la gente è cresciuto. Non sono una persona che fa gesti eclatanti, a me piace che le persone mi vedano per il ruolo che rivesto e per ciò che faccio con passione, dedizione e rispetto. La gente mi ha capito, spero di essermi fatto apprezzare, ho grande rispetto per questi tifosi”.
Le differenze tra la massima serie dei tempi in cui giocava e quella che affronterà il Lecce il prossimo anno con le difficoltà e le insidie di una neopromossa: “La serie A da giocatore è imparagonabile rispetto a quella di oggi. La massima serie è completamente spaccata. Prima, ogni squadra era difficile da affrontare. Ora abbiamo un campionato a 10 squadre nella parte sinistra della classifica ed un altro campionato nella parte destra. È una lotta impari per chi sale, però, credo che con la serenità necessaria e mettendoci il massimo si può fare qualcosa di buono. Noi dovremo costruire una squadra con un mix di giocatori da battaglia che ogni tanto possano colmare il gap con le altre. In questo, non deve mai mancare quella voglia e quella convinzione, il coraggio di provare a giocare oltre il risultato. Ci saranno in campionato quelle 6 o 7 squadre con cui giocarsela e con loro bisognerà avere quella fame, quella voglia, un pizzico di organizzazione, qualità e giocatori di serie A. Giocare a San Siro sarà bello. Anche giocare allo Juventus Stadium sarà una bella emozione, non ci sono mai stato né da giocatore né da allenatore. Mantenere il record di imbattibilitá in quello stadio non sarà semplice. Teniamoci i record di quest’anno. Noi dobbiamo avere la consapevolezza di quello che andremo a fare, sicuramente non mi piace partire sconfitto o fare la vittima sacrificale. Sappiamo che ci saranno grandi difficoltà con molte squadre, però, è bello andare ad affrontare le partite con le proprie forze e con i propri difetti, cercando di nasconderne quanti più è possibile. Se gli altri saranno più bravi di noi, ci toglieremo il cappello”.
Liverani come si vede fra 10 anni: “Mi vedo ancora con la stessa passione, determinazione e voglia di stare ancora in questi campi, in questi stadi, per trasmettere la passione ai miei giocatori. Gioire ed essere arrabbiato per una sconfitta. Finché avrò questo fuoco dentro, continuerò a stare in campo perché per me questa è la cosa più bella. Cercherò di tenermela stretta e lotterò per preservare questo lavoro”.
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