Il numero uno dell'AC Nardò, Salvatore Donadei, in un'intervista rilasciata ai microfoni di PugliaSportNews, ha parlato delle possibilità di ripresa dei campionati dilettantistici ed ha tracciato un bilancio dell'annata dei neretini.

“Indubbiamente l’augurio e l’auspicio di coloro che amano questo calcio dilettantistico che è fatto di pura passione, sarebbe quello di tornare a giocare. A mio avviso, visto quanto accadrà in Serie A, sarà impossibile far riprendere la Serie D con gli stessi protocolli. La soluzione che sportivamente si rivelerebbe maggiormente corretta, sarebbe la cristallizzazione della classifica, alla giornata ultima che si è compiuta. Ovviamente dovranno essere prese in considerazione le promozioni in Serie C, ma allo stesso tempo congelate le retrocessioni. Affermo questo perchè penso che coloro che si dovevano salvare, avrebbero dovuto giocarsi tutte le carte a disposizione per raggiungere il loro obbiettivo. Con questa ipotesi si potrebbero salvare quantomeno i valori sportivi. Ovviamente è chiaro che qualunque soluzione verrà adottata, sarà contestata da qualcuno. Non esiste una soluzione perfetta la quale possa accontentare tutti. La mia ipotesi è pensata per salvaguardare tutti e non per pensare a coltivare solamente il mio orticello. Credo che i vertici dovranno ragionare in termini generali. Ciò che più mi preoccupa non è tanto la salvaguardia dell’attuale stagione la quale, ahimè è ormai compromessa, bensì l’inizio della prossima. Io personalmente spero in interventi importanti da parte del calcio maggiore nei confronti del calcio minore, ma in particolar modo della Serie D. Il ragionamento è capibile, perchè siamo certi che tutti gli sponsor una volta che il calcio riprenderà non penseranno di investire i loro fondi nel mondo dello sport. Ci sarà bisogno di mettere fine a questa annata e pensare al futuro, perchè non penso che nessuna società sarà capace di sostenere una ripresa e quindi di terminare il campionato. Secondo me ci dovranno essere degli aiuti da parte della LND e forse si potrebbe pensare a un taglio delle quote d’iscrizione o almeno, consegnare degli incentivi dedicati alle società. Le soluzioni da suggerire son tante ma a ciò ci penseranno i vertici”.

Il presidente del Nardò traccia, anche, un bilancio rispetto agli obiettivi prefissati ad inizio stagione: "Noi siamo in perfetta linea con i programmi di inizio stagione. A luglio eravamo consapevoli che si sarebbe trattato di un campionato molto difficile difatti, di Serie D vi è solo il nome perchè si tratta di un girone di Serie C mascherato. Il progetto Nardò, il quale è stato rinnovato anche tra i vertici societari, prevedeva la crescita di tanti under. Sapevamo che l’obiettivo stagionale sarebbe stata la permanenza in quarta divisione, seppur si sarebbe rivelata molto complicata. Perciò, nel momento in cui il campionato si è bloccato noi abbiamo dedotto di aver raggiunto gli obiettivi sportivi, seppur avremmo dovuto disputare momentaneamente i play-out".

Parlando della sua rosa, il numero uno del club neretino rivela che diversi giocatori under sono seguiti da club blasonati: “Non vorrei parlarne perchè tutti sono stati desiderio di grandi club. In primo piano coloro più talentuosi e che giocano titolari. Non mi piacerebbe far nomi, visto che ho un legame molto stretto con tutti loro e ho un legame affettivo e speciale. Non mi piacerebbe fare un torto morale a essi”.

Sezione: NARDÒ / Data: Mer 22 aprile 2020 alle 13:00
Autore: Christian Cesario / Twitter: @otherside1993
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