Nel suo famoso libro autobiografico, Nelson Mandela parlava di un 'lungo cammino verso la libertà'. Una vita, la sua, fatta di ostacoli, soprusi e beffe prima di giungere allo scopo. Ossia quello di vedere un Sudafrica finalmente multietnico e realmente democratico. Il paragone potrà sembrare scomodo, forse anche fuorviante. Eppure anche il Nardò, nel suo piccolo, sta conducendo una battaglia lunga, estenuante, ma decisamente ammirevole. Quella per restare in Serie D, contro tutto e contro tutti. Una questione di principio, prima che sportiva. 

Impossibile capire già da adesso come potrà andare a finire. Ma è curioso notare l'unità d'intenti che sta riguardando la piazza salentina col passare delle settimane: società, allenatore, calciatori, tifosi, istituzioni: tutti per uno, uno per tutti. Di solito  è nei momenti di difficoltà che si vedono i valori delle persone. Le qualità umane, a volte, possono prevalere su quelle tecniche e professionali. E la battaglia granata si fonda comunque su una giusta causa. Impossibile generalizzare e pensare anche alle altre formazioni retrocesse dalla D, ma a tanti il declassamento del toro non va giù ed è praticamente impossibile da concepire. Lo si dimostra in tutti i modi possibili. 

Sarà un mese di luglio di passione, almeno fino al 27, giorno dell'udienza di merito. Poi si vedrà. E nel frattempo verrà presentata regolarmente entro il 14 la regolare domanda di ammissione al prossimo campionato di Serie D. Tanto carattere, tanti sacrifici: si spera alla fine ne valga davvero la pena. 

Sezione: NARDÒ / Data: Sab 11 luglio 2020 alle 18:00
Autore: Domenico Brandonisio
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