Quattro pareggi, due sconfitte, involuzione nel gioco e diverse difficoltà, per certi versi inaspettate. Il Bari non vive un buon momento di forma. Eppure è lì, al quinto posto ed a poche lunghezze dal terzo. Ma allo stesso tempo non bisogna dimenticare come, alle spalle dei galletti, ci siano tante squadre pronte a fare lo sgambetto e risalire la china. A dimostrazione che la B è il solito rompicapo e che certe cose non cambiano. Serve invertire la rotta, quanto prima. Già dalla prossima sfida contro il Pisa, formazione che - giusto per fare un esempio - dal -12 dell'8^ giornata rispetto ai galletti è adesso a -4. Merito di D'Angelo e di una rosa che ha ritrovato una certa compattezza. Un esame di maturità migliore di questo non poteva esserci. 

C'è chi si chiede dove sia finito il Bari. La verità, più verosimilmente, sta nel mezzo: i biancorossi non erano una corazzata fino alla trasferta di Venezia e non sono un'armata brancaleone adesso. Non è certamente una squadra costruita per vincere il torneo cadetto. Ad aver inciso sull'ottimo inizio di stagione sicuramente l'effetto sorpresa, l'entusiasmo iniziale e soprattutto un'ottima tenuta fisica. Nel frattempo anche le altre formazioni hanno iniziato a carburare, con i valori che in diversi casi stanno iniziando ad emergere prepotentemente. Bari che si ritrova in una posizione che alla vigilia del torneo era difficile da pronosticare. Sicuramente il bilancio della squadra sin qui resta soddisfacente, ma bisognerà fare sempre di più necessità virtù. In attesa di Cheddira, bisogna gestire al meglio il materiale a disposizione. Anche se non sempre le alternative all'undici titolare si sono rivelate all'altezza della situazione, per qualità tecniche ma anche per curriculum. Botta, Di Cesare, Antenucci e Maiello - adesso come nella passata stagione - sono dei perni imprescindibili. Il campo sin qui ha detto che le loro defezioni hanno pesato non poco sull'economia del gioco. Sempre presente invece Caprile. 

Ma non è tutto. Tolte le sfide contro Frosinone e Ternana, in tutte le altre la sensazione è che la squadra non si sia espressa come al solito e che quei pareggi ottenuti contro Benevento, Sudtirol e Como siano guadagnati. In questo mese di novembre un po' tutti si aspettavano qualcosa in più e la delusione, mista ad un pizzico di preoccupazione, sembra percepibile da parte di tutte le componenti (tifosi, ma anche squadra e staff tecnico=. La media punti di contro si è abbassata notevolmente, serve un nuovo equilibrio. Riprendere la rabbia e il rammarico e trasformarla in energia positiva in vista della sfida contro i nerazzurri può essere una nuova base da cui ripartire. 

Sezione: Bari / Data: Gio 01 dicembre 2022 alle 19:00
Autore: Domenico Brandonisio
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